Conferenza di Stefano Gambari sulla storia delle esplorazioni a Pozzo d’Antullo (e Grotta di Collepardo) da Paolo Spadoni (1800) ad Eduard Alfred Martel (1903), ai rilievi del Circolo speleologico Romano (1928): attrezzature impiegate, osservazioni e misure, ipotesi speleogenetiche.
Freud e lo speleologo
Nello scenario di Pozzo d’Antullo, la compagnia d’arte “Il Bianco e il Rosso” rappresenterà la commedia ‘Freud e lo speleologo’, scritta da Stefano Gambari e liberamente ispirata alla lettera di Sigmund Freud a Wilhelm Fliess, 14 aprile 1898.
Tre giorni prima Freud visitò la grotta di Divača insieme al fratello Alexander e incontrò lo speleologo sloveno Gregor Žiberna, esploratore dell’Abisso dei serpenti (Kačna Jama) e di numerose cavità del Carso: «Riconobbi in lui un nevrotico e interpretai i suoi atteggiamenti da conquistador come un equivalente erotico».
Il duello verbale tra i due non vede, al calar del sipario, nè un vinto nè un vincitore; mentre Freud fa breccia nel mondo di Žiberna, perimetrato dai suoi assiomi, egli stesso è messo sotto scacco dall’analogia tra la reticolarità del mondo sotterraneo e la struttura della mente umana.
Entrambi hanno perso e saranno Nadia e Vesela a smascherarli.
Il Bianco e il Rosso.
Dall’entusiasmo e la passione di quattro amici attori, in una sera di fine estate 2018, davanti a qualche calice di buon vino, nasce “il Bianco e il Rosso”.
Esordiscono a teatro portando in scena sin da subito testi inediti. Oltre ad aver collaborato con diverse associazioni, riescono nell’impresa di portare il teatro direttamente nelle case, riuscendo così a trasformare magicamente salotti e giardini in palcoscenici.