
IL SENTIERO DELLE GROTTE SULL’ALTOPIANO DI GORGA

Federazione Speleologica del Lazio
La bacheca della Speleologia nel Lazio
Tema della conferenza è l’influenza dei microorganismi nella formazione degli speleotemi. Durante la presentazione verranno esposti gli studi scientifici del moonmilk, uno speleotema comune in grotte carsiche, la sua storia e l’utilizzo attraverso i secoli. In particolare gli studi microbiologici del moonmilk presente nelle tombe etrusche e nelle grotte carsiche pugliesi hanno rivelato l’origine microbica di questo speleotema. Vedremo poi il ruolo dei microorganismi nelle grotte carsiche e nei lava tube. Teresa Rinaldi è professore associato in Sapienza Università di Roma ed i suoi insegnamenti sono Biotecnologie Microbiche per la nutrizione e l’ambiente e Farmacogenomica. Negli ultimi anni la sua attività di ricerca si è concentrata sulla microbiologia degli ambienti ipogei di interesse archeologico
LA GROTTA IN OGNI SENSO
Domenica 16 Giugno 2024 in occasione delle giornate europee dell’archeologia nella grotta val de’ varri a Pescorocchiano (RI) e nel Museo Archeologico del Cicolano Corvaro di Borgorose [RI] si terranno visite guidate per disabili visivi con la partecipazione del gruppo speleologico Shaka Zulu Club Subiaco e del gruppo speleologico aquilano
PROGRAMMA
Ore 9:30 Inizio visite alla Grotta di val de’ varri
Ore 13:00 Pranzo in convenzione
Ore 15:00 Visita al museo Archeologico del Cicolano
[prenotazione obbligatoria]
prenotazione e informazioni
Tel 3488751277 E-MAIL: gcatoni@iol.it
Uscita di avvicinamento alla speleologia. Necessaria iscrizione CAI. Il Gruppo Speleologico “le Talpe” nei mesi di luglio/agosto vi porterà in tour alla scoperta del mondo ipogeo. Sono aperte le prenotazioni, posti limitati.
info:
Casadei Federico 3475805122
Angeletti Paola 3463054467
25 MAGGIO 2024 ore 19,00 presso il Circeo Park Hotel Lungomare Circa, 43 – San Felice Circeo (LT)
XXXV CORSO DI SPELEOLOGIA DEL CIRCOLO SPELEOLOGICO ROMANO
INIZIO MARTEDÌ 16 APRILE 2024 ORE 19.30
IL CORSO INCLUDE 10 LEZIONI TEORICHE, 4 USCITE PRATICHE, ASSICURAZIONE PERSONALE, ATTREZZATURA DI PROGRESSIONE
Info e pre-iscrizioni ogni venerdì dalle ore 20, via dei campani 55
info@circolospeleologicoromano.it
fb: circolospeleologicoromano
Volevamo informare la comunità speleologica della scomparsa, per conseguenze del Covid, di Valerio Sbordoni, biospeleologo di fama mondiale, presidente del Circolo Speleologico Romano dal 1978 al 2012, esperto di biodiversità, dinamiche evolutive, ma soprattutto speleologo esploratore e grande amico. Sit tibi terra levis.
Per le esequie: Ospedale San Filippo Neri dalle 11 alle 13 di giovedì 8 Febbraio 2024 e poi il funerale alle 14,30 alla parrocchia di San Filippo a via di Grottarossa
Valerio Sbordoni, titolare della Cattedra di Zoologia all’Università di Roma “La Sapienza” dal 1980 al 1982, e all’Università di Roma “Tor Vergata” dal 1982 al 2012, fu Accademico dei Quaranta, membro dei consigli di numerose società scientifiche e dei consigli direttivi o comitati di consulenza di varie istituzioni scientifiche nazionali e internazionali, tra le quali il Laboratoire Souterrain del CNRS, Moulis, Ariège, l’unico laboratorio indirizzato espressamente alle ricerche fisiche e biologiche sulla speleologia. Fu tra i soci fondatori della Societè de Biospeologie (International Society of Subterranean Biology).Socio SSI, ha organizzato simposi e workshop speleologici e biospeleologici nell’ambito di congressi nazionali e internazionali di speleologia e biospeleologia. Membro dell’advisory board di numerose riviste scientifiche, tra cui il «Notiziario del Circolo Speleologico Romano» e l’«International Journal of Speleology», di cui è stato editor dal 1981 al 2001, ha coordinato numerosi progetti scientifici di biologia evoluzionistica, e l’Osservatorio sulla Biodiversità della Regione Lazio, punto di riferimento per l’elaborazione di strategie di gestione e tutela delle aree protette; ha promosso infine il progetto di citizen science City Nature Challenge nell’area metropolitana della Città di Roma.Organizzò le prime spedizioni degli anni Sessanta in Chiapas (Messico) con l’Accademia dei Lincei e le 12 spedizioni del CSR dagli anni Ottanta in poi, come in moltre altre parti del mondo. La sua passione per l’esplorazione delle grotte e la fauna cavernicola si sviluppa nell’arco della sua attività scientifica, ove le grotte sono percepite come uno straordinario laboratorio naturale per lo studio dell’ecologia e dell’evoluzionedegli organismi ipogei. Questi organismi hanno rappresentato, accanto alle farfalle di cui Sbordoni è stato esperto mondiale e collezionista, il materiale di elezione per affrontare, con diversi approcci, spesso d’avanguardia, problemi generali di genetica di popolazioni, biogeografia, filogenesi ed evoluzione molecolare, con particolare attenzione per la stima dei tempi che sottendono all’evoluzione delle specie.Ricerca sul campo e spiccata motivazione per l’esplorazione geografica sono attitudini che lo hanno spinto a partecipare e coordinare numerose spedizioni zoologiche e biospeleologiche nel Vicino Oriente, Messico, Tibet e regioni himalayane confinanti (Nepal, Sikkim, Himachal Pradesh, Arunachal Pradesh, Sichuan, Yunnan), Filippine e Sud-Est Asia, che hanno portato alla scoperta di oltre 200 taxa nuovi per la scienza.
Le missioni speleologiche nello stato messicano del Chiapas hanno portato alla scoperta, esplorazione e rilevamento topografico di oltre 150 grotte, per oltre 50 km di sviluppo sotterraneo.Numerosi sono i premi e i riconoscimenti che ha ricevuto, ma soprattutto ci preme ricordare la sua partecipazione attiva alle principali campagne esplorative del Circolo, con l’esplorazione e il rilevamento topografico di numerose grotte e abissi nel Lazio,Campania, Toscana e Sardegna e all’estero, alcune delle quali hanno prodotto
risultati notevoli, oggetto di pubblicazioni e monografie.Con il CSR e su incarico della Comunità Montana dei monti Ernici e del comune
di Guarcino, ha coordinato una indagine pluriennale sulla idrogeologia e sul
monitoraggio microbiologico e chimico delle acque sotterranee nell’Alta Valle del
Cosa, sede di uno dei principali sistemi sotterranei del Lazio. Nel 2009 è stato nominato
presidente della Federazione Speleologica del Lazio.
La produzione scientifica di Valerio Sbordoni è sterminata; ricordiamo la serie di tre volumi su “Subterranean Fauna of Mexico” edita dall’Accademia Nazionale dei Lincei, e anche le numerose pubblicazioni di carattere divulgativo e didattico, la partecipazione a conferenze, a programmi, la collaborazione a documentari, la realizzazione di mostre
a carattere speleologico.
L’ultima pubblicazione è uscita pochi giorni fa per Opera ipogea: l’articolo L’Emissario del Pantano di Roiate (Bellegra, Roma) scritto insieme a Stefano Gambari e a Silvano Agostini. Valerio ha esplorato, indagato, scritto sino all’ultimo giorno, a dimostrazione della sua straordinaria umanità ed energia.
Circolo Speleologico Romano
Un viaggio alla scoperta della grotta più grande dell’intero massiccio dei Monti Aurunci. Ripercorrendo 50 anni di esplorazioni speleologiche verranno disvelati attraverso una ricca documentazione fotografica gli affascinanti e variegati ambienti sotterranei della Grava dei Serini. Le ricerche e gli studi all’interno di questa grotta coinvolgono discipline quali la storia, l’archeologia, la biologia, la geologia e l’idrologia sotterranea, fino a restituire un insospettabile mosaico di nuove conoscenze.
Il Gambero rosso della Louisiana (Procambarus clarkii), specie alloctona invasiva
originaria dell’America settentrionale, è ormai diffuso nelle acque di molti fiumi della
penisola italiana fin dal 1989, rappresentando uno dei principali problemi per i nostri
ecosistemi acquatici.
La prima segnalazione per le grotte italiane risale al 2011; in particolare Mazza e
collaboratori riportano la presenza di Procambarus clarkii in alcune cavità dei Monti Pisani
in Toscana.
A distanza di sei anni un secondo caso di colonizzazione delle acque sotterranee è
stato documentato per la grotta degli Ausi nel Lazio dove decine e decine di esemplari di
questo gambero sono state censite all’interno della cavità (Di Russo e coll. 2018).
Ora un terzo caso (secondo nel Lazio ) sembrerebbe interessare le acque
sotterranee della grotta di Bellegra (segnalazione del presidente dell’ Associazione “Sotterranei di Roma” gestore delle grotte dell’arco).
Al fine di comprendere meglio il fenomeno di diffusione del Gambero rosso della
Louisiana nelle acque sotterranee della nostra regione, presupposto indispensabile per
un successivo programma di contenimento ed eradicazione da svolgere in collaborazione
con la Regione Lazio,
Chiediamo a tutti gli speleologi di segnalare l’avvistamento di
questa specie comunicandolo a
Claudio Di Russo : email beagle.amb@inwind.it
Gabriele Catoni : shakazulusubiaco@gmail.com