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Origine della scuola di speleologia nel Lazio

Archivio Claudio Fortunato

L’insegnamento della speleologia nel Lazio risale ai primi anni del 900, con la nascita del Circolo Speleologico Romano. A quel tempo la formazione dei nuovi soci avveniva attraverso il coinvolgimento diretto nell’attività del gruppo. Così facendo i giovani aspiranti soci apprendevano in modo graduale le tecniche di progressione, i rudimenti delle discipline scientifiche applicate alla pratica della speleologia, e partecipavano alla vita sociale del sodalizio.

Questo sistema di integrazione ha assicurato alla speleologia del Lazio, per mezzo secolo, elementi preparati e selezionati in grado, a loro volta, di trasferire le proprie conoscenze alle generazioni successive.

Dalla fine degli anni ‟50, la speleologia del Lazio vede la nascita di altri gruppi, alcuni dei quali hanno lasciato la loro impronta anche nella storia della speleologia nazionale e internazionale.

L’esigenza di formare nuovi speleologi induce il Gruppo Speleologico URRI ad organizzare nel 1957 il primo corso di speleologia. L’esempio sarà seguito dagli altri gruppi, che individuano tra i propri soci i più preparati per svolgere il ruolo di istruttori e di insegnanti di quelle discipline utili per una proficua pratica della speleologia. Il 29 settembre 1968, a Roma, durante il X Congresso Nazionale di Speleologia, sette gruppi, tra cui il Gruppo Speleologico URRI e lo Speleo Club Roma, fondano la Commissione Nazionale Scuole di Speleologia, che diventerà la Commissione Scuole della Società Speleologica Italiana.

Archivio Claudio Fortunato

Nel 1971 il Gruppo Speleologico CAI Roma organizza il primo corso di una sezione del Club Alpino Italiano nella regione. Da allora i corsi di speleologia organizzati nel Lazio e omologati da CAI o SSI hanno potuto avvalersi di istruttori formati a carattere nazionale. Il moltiplicarsi dei gruppi e l’introduzione dei corsi hanno creato un’opportunità per un numero sempre maggiore di giovani interessati alla speleologia. La scelta di particolari grotte per iniziare le nuove leve, ha garantito non solo i migliori e più attraenti scenari per lo svolgimento dei corsi, ma anche la possibilità di variegare l’insegnamento della progressione, dell’osservazione e documentazione del fenomeno carsico, portando gli allievi dalle grotte a sviluppo sub orizzontale a quelle con prevalente verticalità, fino alle cavità più complesse e profonde.

Archivio Claudio Fortunato

La varietà e peculiarità delle grotte del Lazio hanno perciò determinato la formazione di speleologi specializzati nell’esplorazione, nello studio e nella divulgazione del fenomeno carsico tipico della regione. Nel corso degli anni questa specificità è stata tramandata insieme alle conoscenze comuni a tutta la speleologia del mondo, attraverso una evoluzione in materia di progressione, di studio e di didattica, che ha tenuto conto dei cambiamenti del territorio, tecnologici e sociali, adattando ai tempi i corsi e la loro divulgazione. Così facendo i corsi di speleologia organizzati dai gruppi speleologici del Lazio si sono perfezionati con l’introduzione di un sempre maggior numero di elementi utili ad un migliore apprendimento, gradualizzando l’insegnamento per offrire maggiori possibilità di fruizione della speleologia. Con caratteristiche del tutto proprie ma sempre con uno sguardo alle altre realtà regionali e a quelle nazionali ed internazionali, la speleologia del Lazio ha prodotto in mezzo secolo più di 300 corsi di introduzione alla speleologia, con oltre 3000 allievi e la capacità di organizzare strutture didattiche non solo sul territorio regionale e nazionale, ma anche all’estero.


Principi fondanti della scuola di federazione

Art. 1: Principi della Scuola di Speleologia

  • di voler tramandare i caratteri peculiari della speleologia del territorio del Lazio, attraverso la DIDATTICA, ovvero l’insegnamento di tutto ciò che consenta l’esplorazione, lo studio e la divulgazione della speleologia del Lazio.
  • di voler continuare a definire le caratteristiche della speleologia praticata nel proprio territorio nei suoi aspetti geografici, storici e culturali

La Federazione Speleologica del Lazio intende avvalersi della propria storia di insegnamento della speleologia, del patrimonio carsico vasto e peculiare che riguarda la regione, della cultura tipica del suo territorio per fondare una propria scuola regionale, che rispetti le caratteristiche comuni a tutte le scuole dei gruppi federati, e che conservi il valore della DIVERSITÀ universalmente necessaria per il progresso in genere, ed in particolare per quello della speleologia.
In virtù di tale esperienza maturata in più di 100 anni di esplorazioni e studi speleologici dichiara:

Art. 2: Scopi della Scuola di Speleologia

Gli scopi della scuola, sono:

  • predisporre i programmi e scegliere i supporti didattici;
  • diffondere e omogeneizzare le norme di sicurezza per la prevenzione degli incidenti in grotta;
  • promuovere la cultura del rispetto dell’ambiente;
  • coordinare le attività della Scuola e degli Istruttori che vi operano;
  • qualificare i propri Istruttori svolgendo un‟adeguata attività formativa.

Art. 3: Costituzione della Scuola di Speleologia

Visto l’art. 1 dello statuto in materia di divulgazione, l’Assemblea dei Delegati della Federazione Speleologica del Lazio in data 12 05 2012 delibera la costituzione della “Scuola di Speleologia della Federazione Speleologica del Lazio (SS-FSL)”.


Statuto della scuola di federazione

Archivio Claudio Fortunato

1) La Scuola di Speleologia istituita dalla Federazione Speleologica del Lazio (SS-FSL) è costituita dall’insieme delle strutture didattiche dei Gruppi speleologici federati che aderiscano alla scuola secondo le modalità previste dal presente Statuto e in osservanza alle finalità e disposizioni dello Statuto della FSL.

La scuola si avvale per lo svolgimento della sua attività delle seguenti figure: maestri di speleologia, eventuali aspiranti e/o aiuto-maestri, docenti di materie scientifiche o tecniche oggetto di lezioni teoriche.

2) L’istanza organizzativa e rappresentativa della SS-FSL è costituita da un Coordinamento Tecnico composto da:

   a. Maestri di speleologia indicati da ogni Gruppo speleologico e comunicati al Coordinamento dai rispettivi presidenti, fino ad un numero massimo di due.

   b. Un segretario.

   c. Un Responsabile della Scuola di riconosciuta capacità ed esperienza speleologica con particolare riguardo all’ambito organizzativo e didattico.

Il gruppo di coordinamento della SS-FSL ha la facoltà di avvalersi di un consiglio didattico, formato da docenti delle materie oggetto di lezioni teoriche identificati e proposti dai gruppi speleologici. Il consiglio didattico ha lo scopo di estendere la qualificazione dei corsi al settore teorico, riguardante le materie scientifiche e tecniche.

Il Coordinamento della SS-FSL ha il compito di curare, promuovere e verificare l’applicazione di protocolli di base per la sicurezza durante i corsi, e di sviluppare un adeguato programma per l’omologazione e la standardizzazione, al più alto livello di qualità, dei moduli didattici nei corsi di speleologia, avvalendosi di iniziative volte alla formazione e validazione dei maestri di speleologia presentati dai gruppi aderenti alla SS-FSL. Il coordinamento può inoltre provvedere tramite corsi integrativi e opportuna manualistica a garantire nell’offerta didattica il livello qualitativo adeguato agli impegni statutari della FSL.

3) Il segretario è eletto dal Coordinamento della SS-FSL. Provvede a coordinare l’attività della SS-FSL in collaborazione col Responsabile secondo il mandato del Coordinamento. Convoca le riunioni del Coordinamento in accordo con il Responsabile; ne redige i verbali e conserva la documentazione ufficiale della scuola, in particolare cura e aggiorna gli elenchi dei maestri; comunica ai gruppi l’ammontare della eventuale quota spettante per l’adesione alla scuola e, nel caso, ne controlla il versamento alla FSL in accordo col tesoriere della FSL.

In accordo col Responsabile tiene e registra i debiti contatti con enti terzi e ne riferisce al Coordinamento e al Presidente della FSL. Il segretario dura in carica due anni, salvo dimissioni o richiesta motivata di sostituzione sollevata all’interno del Coordinamento.

4) Il Responsabile della SS-FSL è eletto dal Coordinamento, tra i suoi membri, a maggioranza assoluta. La sua nomina è ratificata dalla Assemblea dei Delegati della FSL. Dura in carica due anni, salvo eventuali dimissioni o reiterate inadempienze . Ha il compito di gestire i rapporti tra la Scuola e la FSL, in particolare con il Presidente della FSL. Si adopera nell’ambito del mandato ricevuto a promuovere e coordinare in collaborazione col segretario della SS-FSL le attività della Scuola. Indice riunioni del Coordinamento o specifiche all’interno dei gruppi aderenti per proporre iniziative, programmi di attività didattiche, valutazioni sull’organico dei maestri e dei docenti, nonchè sul livello qualitativo e quantitativo dell’offerta didattica della SS-FSL.

5) Le riunioni del Coordinamento devono essere convocate con non meno di 15 (quindici) gg di preavviso, con modalità di prima e seconda convocazione. Oltre che nei modi sopra indicati, dopo richiesta rimasta inevasa al Segretario e/o al Responsabile, il Coordinamento può essere indetto da 3 membri del medesimo con specifico ordine del giorno. Può essere indetto, in qualsiasi momento, dal Presidente della FSL. Le modalità di convocazione e in genere di comunicazione tra i membri sono concordate all’interno del Coordinamento stesso.

6) Le delibere del Coordinamento della SS-FSL vengono approvate tramite votazione da parte di tutti i singoli componenti del coordinamento presenti di cui all’art. 2, a maggioranza semplice, salvo i casi espressamente previsti. La validità delle delibere è subordinata alla presenza di 1/3 dei membri del medesimo riuniti in prima convocazione, e in seconda convocazione ai soli convenuti. Non sono ammesse deleghe. In caso di irriducibili controversie o di parità nelle votazioni è vincolante il voto del Responsabile della SS-FSL.

7) Possono aderire alla SS-FSL solo i gruppi federati che abbiano inviato al segretario della scuola, tramite comunicazione dei rispettivi presidenti, la seguente documentazione:

a. Elenco dei nominativi da assicurare compresi il Presidente e l’eventuale Responsabile del corso;

b. La nomina dei maestri qualificati a componenti del coordinamento della scuola;

c. Attestazione del versamento delle quote annuali ove previste dovute per l’adesione alla scuola ed eventuali integrazioni successive secondo quanto indicato dalla FSL.

Solo i gruppi aderenti alla SS-FSL possono fregiarsi, nei propri corsi, del simbolo della FSL e/o della SS-FSL e della dicitura: “Scuola di Speleologia della Federazione Speleologica del Lazio”.

8) I gruppi aderenti alla SS-FSL devono, all’inizio di ogni anno, inviare al segretario della scuola l’elenco aggiornato dei propri nominativi corrispondenti alle figure di cui all’art. 1. Va altresì tempestivamente comunicata ogni variazione all’elenco, che deve essere firmato dal presidente del gruppo speleologico e dall’eventuale responsabile del corso. Almeno 7 giorni prima di ogni corso o iniziativa di carattere didattico va inviato al segretario della SS-FSL il programma dettagliato.

9) La quota per l’adesione alla scuola da versare annualmente da parte di ogni gruppo aderente deve essere direttamente proporzionale al numero dei nominativi presentati, e comprendere comunque il presidente del gruppo che organizza il corso e l’eventuale responsabile del corso.

10) Ogni variazione del presente statuto deve essere proposta alla Assemblea dei Delegati della FSL dal presidente della FSL o dalla G.E., o da almeno un terzo dei componenti il Coordinamento.

11) Il presente statuto è da ritenersi debitamente integrato dal Regolamento per l’attuazione e la conduzione di corsi di speleologia e di iniziative di carattere didattico ed è di esclusiva competenza del Coordinamento della SS-FSL