Numero Catasto
LA928
Provincia
Roma Capitale
Comune
Vallepietra
Località
FONTE DEL PANTANO
Nome
Risorgenza Gronda A
Altro nome
GROTTA DI MORECCHIE ZILLANO
Sistema Coordinate
WGS84
Strumento Misura
approssimate
Data Misura
2008-01-01
UTM [Lat(N), Lon(E), Fuso]
4645394, 353895, 33
Gradi Dec. [Lat(N), Lon(E)]
41.946998, 13.237314
Quota s.l.m.
0
Sviluppo planimetrico
0
Sviluppo spaziale
270
Data misura
2019-07-31
Dislivello Neg.
0
Dislivello Pos.
91
Dislivello Tot.
91
Data prima esplorazione
1964-01-01
Gruppi prima esplorazione
Nessun esploratore riportato.
Descrizione
NonPresente
Note
fonte
Le grotte del Lazio - I fenomeni carsici elementi della geodiversita - Edizioni ARP 2003 - G. Mecchia, M. Mecchia, M. Piro, M. Barbati
data
2003-01-01
itinerario
Dalla strada provinciale per Vallepietra, poco prima di arrivare al centro abitato si supera il bivioper il Santuario della Trinita' prendendo la strada a sinistra verso il paese, dopo circa 200 m si svoltadi nuovo a sinistra per una strada stretta e in forte discesa, che passa presso Fonte della Regina eraggiunge il cimitero. Si prosegue, passando a sinistra di quest'ultimo, sulla strada che poi diventasterrata, dopo circa 2,6 km dal cimitero si arriva al cancello dell'area di captazione delle sorgenti diPantano, all'interno della quale si apre la grotta. Per l'accesso e' necessario chiedere il permesso alConsorzio Acquedotto del Simbrivio, dato che la sorgente e' captata per uso potabile, tale permessoviene concesso soltanto per motivi di studio. Oltrepassato il cancello, si prosegue fino al termine dellastrada (500 m, q. 950), quindi si imbocca un sentiero che in circa 300 m giunge all'ingresso (10 minutidi cammino).
descrizione
(di Andrea Bonucci) La grotta e' una risorgenza attiva perenne, con portata di magra di circa 5 l/s. L'accesso e' protetto da una porta metallica, che immette in un tunnel artificiale largo 2 m e alto 2 m, lungo circa 10 m. Immediatamente dopo la porta d'ingresso e' scavato un bacino di raccolta dell'acqua, che funge da chiusa: aprendolo, l'acqua puo' defluire all'esterno, altrimenti un canale la convoglia verso l'acquedotto. Dopo questo tunnel inizia una galleria alta fra i 10 e i 20 m e larga complessivamente 8-10 m. La parte inferiore della galleria, percorsa dall'acqua, era in origine sensibilmente piu' stretta, e' stata allargata artificialmente, a costituire un passaggio di circa 1x2 m, lungo una sessantina di metri. In questo passaggio, che si dirige verso 10d salendo una leggera pendenza, l'acqua scorre a livello di calpestio. Sulla sinistra e' comunque accessibile a circa 3 m di altezza, immediatamente dopo l'ingresso e piu' avanti in vari punti, un "ballatoio" che consente di percorrere la parte alta della galleria,fortemente concrezionata. Seguendo il percorso inferiore per circa 70 m, si arriva alla base (punto D) della "1a Cascata", un salto di 6 m. Qualche metro prima (punto C) e' possibile salire in arrampicata sulla sinistra per una decina di metri lungo una colata di concrezioni (e' opportuno lasciare una corda per facilitare la discesa). La risalita porta lungo la diaclasi ad un camminamento concrezionato qualche metro sopra il livello di scorrimento dell'acqua, che si mantiene nella parte piu' stretta, sulla destra. Inizia quindi una galleria diretta verso 345d, sempre inclinata, tra +5d e +10d, riccamente concrezionata, con evidente presenza di massi di crollo, coperti da un velo di concrezione. Dopo meno di 40 m dalla risalita si raggiunge una cascatella (punto E), causata da un saltino di 3 m superabile in arrampicata. A questo punto la galleria assume una sezione circolare, con diametro di circa 2 m, e aumenta la pendenza (+20d). Percorsi 20 m (punto F) si nota l'arrivo, sulla sinistra, di un camino. Proseguendo,dopo altri 15 m si sbocca in una sala piu' vasta, con pianta ampia circa 8x6 m, generata dall'arrivo della "2a Cascata", che forma un salto di 12 m. In condizioni di magra la cascata puo' essere risalita in arrampicata (in ogni caso, e' necessario attrezzare una corda per la discesa). Dalla sommita' (punto G) della cascata (spalle all'ingresso) e' possibile arrampicare, in sicura, lungo il bordo sinistro della sala, fino a raggiungere, sulla parete opposta, cioe' a sud, un ponte di roccia (punto X) che separa questa risalita dal camino incontrato prima piu' in basso. Questo e' il luogo con le concrezioni piu' spettacolari della grotta. Proseguendo invece dalla sommita' della cascata (punto G) in direzione nord si percorre, lungo il ruscello, un tratto di galleria molto concrezionato, fino a raggiungere in breve una zona dove aumenta sensibilmente l'inclinazione verso l'alto, in una diaclasi scabra, tra massi di frana nudi. A sinistra e'nettamente visibile il piano di faglia. Qui si lascia l'acqua, che proviene da sotto la frana. La grotta ha cambiato aspetto: ci si trova in una galleria, come detto, fortemente inclinata (tra +20d e +30d),con massi e pareti piu' nude, dove la frana, non piu' concrezionata, ha aspetto apparentemente piu'recente. Ad una cinquantina di metri dalla "2a Cascata" la galleria termina in un "cul di sacco" chiuso dalla frana (punto H). Una quindicina di metri piu' in alto e' visibile di nuovo la galleria, raggiungibile arrampicando lungo la parete destra (lasciare una corda). Percorso un declivio inclinato +30d su massi di frana, dove la galleria e' alta tra 5 e 8 m e larga tra 8 e 10 m, dopo 40 m si raggiunge una saletta di 5x5 m, alta 1,5-2m, dove la cavita' chiude definitivamente in frana (punto L, +80).
Rilievi presenti in Catasto. Fare richiesta alla Federazione per consultarli.
Foto non presenti.