Numero Catasto
LA924
Provincia
Viterbo
Comune
Ischia di Castro
Località
Chiusa del Vescovo
Nome
GROTTA DELL'INFERNACCIO
Altro nome
Grotta Nuova
Sistema Coordinate
WGS84
Strumento Misura
approssimate
Data Misura
2016-01-01
UTM [Lat(N), Lon(E), Fuso]
4711442, 714389, 32
Gradi Dec. [Lat(N), Lon(E)]
42.525634, 11.610203
Quota s.l.m.
0
Sviluppo planimetrico
800
Sviluppo spaziale
850
Data misura
2019-07-31
Dislivello Neg.
11
Dislivello Pos.
25
Dislivello Tot.
36
Data prima esplorazione
1979-01-01
Gruppi prima esplorazione
Nessun esploratore riportato.
Descrizione
Situata sulla sinistra del fiume Fiora, si sviluppa in due vaste camere, separate da una strettoia
Note
fonte
Le grotte del Lazio - I fenomeni carsici elementi della geodiversita - Edizioni ARP 2003 - G. Mecchia, M. Mecchia, M. Piro, M. Barbati
data
2003-01-01
itinerario
Da Farnese si prende la strada per Pitigliano (GR). Dopo circa 7 kmsi imbocca la strada a sinistra che porta alle rovine di Castro e a Manciano(GR). Dopo 4,7 km, poco prima del ponte sul Fiume Fiora, si svolta in unastrada bianca a sinistra, che porta a Canino, e la si percorre per meno diun chilometro fino ad una cabina elettrica poco sotto la strada. Si lascia lamacchina 50 m piu' avanti, dove sulla sinistra parte un ripido sentiero insalita affiancato da un tubo, che si deve seguire per un centinaio di metri(+30 m di dislivello), quindi si piega a sinistra fra i cespugli e dopo 15 m cisi affaccia sulla grande dolina d'ingresso (15 minuti di cammino).
descrizione
La grotta si apre con una grande dolina di crollo di circa 10 m didiametro e profonda 10 m, localizzata a meta' del ripido versante chescende verso il Fiora. Sul fondo della dolina si intercetta una grande galleriain discesa col fondo occupato da un accumulo di grossi blocchi di franacoperti da abbondante sedimento argilloso.Disceso il conoide, dopo una trentina di metri, si incontra un corsod'acqua perenne che verso valle scompare subito tra i massi della frana(-11 m, punto B).Risalendo invece il corso d'acqua verso monte, si puo' proseguiretramite un passaggio basso lungo il torrente oppure scavalcare i blocchidi frana, si entra quindi in una galleria, inizialmente larga una decina dimetri e alta altrettanto, con andamento pressoche' rettilineo, a parte alcuneampie curve, quasi priva di concrezioni, il torrente scorre quasi sempre suun letto fangoso.Dopo un centinaio di metri (punto C), la galleria si riduce fino a menodi 1 m di altezza ed assume una sezione subcircolare o ellittica, forsedurante l'inverno questo passaggio e' soggetto a temporanee sommersioni.Dopo una quindicina di metri il soffitto si alza di nuovo fino ad unpaio di metri, la galleria ora prosegue piuttosto ampia (3-4 m di larghezza)con andamento meandreggiante, per circa 70 m fino ad una sala di crollo(punto D) che si allarga lateralmente (diametro di una dozzina di metri).Oltre la sala, la galleria prosegue con le stesse caratteristiche del trattoprecedente, dopo altri 70 m si incontra un'altra sala di grandi dimensioni,lunga 40 m e larga 7, con la volta alta almeno 10 m, occupata interamenteda una frana di blocchi, tra i quali bisogna trovare il passaggio per proseguire.Superata la frana, si continua nella galleria per altri 160 m, fino araggiungere un punto dove l'acqua fuoriesce dal detrito che ingombra ilpavimento. Ci troviamo ora in un grande ambiente, largo 15 m e lungouna quarantina, originato da una frana sulla quale si risale per oltre 25 mlateralmente alla galleria principale, alla sommita' (punto H, + 25 m) il pavimentoe' coperto da un deposito di guano di notevole spessore. Dalla basedel salone, tramite angusti passaggi fra massi, si raggiunge una nuovasala di una decina di metri di diametro, alta 15 m, sul fondo della quale siritrova l'acqua (punto I). Si avanza quindi in una galleria per una trentina dimetri, la volta si abbassa fino a 1 m, finche' una nuova frana sbarra definitivamenteil cammino, dalla base dell'accumulo detritico filtra l'acqua (punto J). Risalendo quest'ultima frana si arriva in una saletta chiusa (punto K). Inquesto tratto finale della galleria il torrente scava nel banco di travertinofino a raggiungere i tufi sottostanti.
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