Numero Catasto
LA923
Provincia
Viterbo
Comune
Ischia di Castro
Località
Chiusa del Vescovo
Nome
IL BUCONE
Altro nome
INFERNETTO
Sistema Coordinate
WGS84
Strumento Misura
approssimate
Data Misura
2018-01-02
UTM [Lat(N), Lon(E), Fuso]
4711827, 715487, 32
Gradi Dec. [Lat(N), Lon(E)]
42.528798, 11.623703
Quota s.l.m.
0
Sviluppo planimetrico
0
Sviluppo spaziale
1250
Data misura
2019-07-31
Dislivello Neg.
6
Dislivello Pos.
0
Dislivello Tot.
6
Data prima esplorazione
1979-01-01
Gruppi prima esplorazione
RADS
Descrizione
NonPresente
Note
fonte
Le grotte del Lazio - I fenomeni carsici elementi della geodiversita - Edizioni ARP 2003 - G. Mecchia, M. Mecchia, M. Piro, M. Barbati
data
2003-01-01
itinerario
Da Farnese si prende la strada per Pitigliano (GR). Dopo circa 7 km si imbocca la strada a sinistra che porta alle rovine di Castro e a Manciano (GR). Dopo 2,8 km si svolta in una strada bianca a sinistra e la si percorre per 300 m fino ad un cancello posto sulla sinistra. Una stradina parte dal cancello e arriva a due casolari dopo circa 50 m, la dolina d'ingresso � a sinistra dei casolari. Per accedere alla grotta, che si apre in terreno privato recintato, e' opportuno chiedere il permesso al proprietario.
descrizione
L'ingresso principale � in una dolina di crollo lunga 30 m. Ad una estremit� della dolina, nel punto pi� depresso, si apre un foro a sezione triangolare, alto 1,50 m e largo altrettanto, con al centro ungrande masso, che permette di scendere in una sala di crollo occupata da un grande conoide detritico.La sala intercetta una galleria periodicamente attiva, che puo' essere percorsa sia verso monte che verso valle, dalla stessa sala si dirama anche una galleria superiore fossile.Disceso il conoide detritico verso sinistra, si supera un basso passaggio (alto 60 cm e largo 2m) lungo 6 m, si sale un gradino e si entra nel tratto a monte della galleria attiva. Questa � lunga 60m, alta un paio di metri e larga altrettanto, con dei restringimenti causati da frane, una delle quali poneanche fine alla galleria (q. +2, punto B). Dalla frana scaturisce il torrente sotterraneo che per gran parte dell'anno percorre la grotta.Se, invece, dalla sala di crollo iniziale si scende il conoide detritico verso destra, si percorre un tratto di galleria lungo una settantina di metri, largo 6-8 m e alto da 3 a 5 m, con il fondo detritico, nel quale serpeggia il torrente, con grandi cumuli di massi ai lati. Al termine di questo tratto si risale un nuovo conoide detritico che occupa quasi interamente la galleria, lasciando uno stretto passaggio in alto. Alla sommita' del conoide si rivede la luce, sbucando alla base di un pozzo alto 5 m e con diametro di 4 m, che porta all'esterno (punto D).Si discende il conoide sul versante opposto, e dopo una quindicina di metri la volta si abbassa fino a 80 cm, per poi rialzarsi subito dopo. Da qui si entra in una galleria meandriforme in leggera discesa, con sezione a tratti ellittica allungata lungo la stratificazione suborizzontale del travertino, conlarghezza quasi sempre superiore ai 2 m e altezza minore, fino a 1 m, che costringe spesso a camminare chinati. A questi tratti se ne alternano altri con sezione piu' alta, fino a 4 m, e con morfologia pi� articolata. Le pareti e i soffitti non interessati da crolli sono molto concrezionati, sul pavimento sonopresenti vasche profonde anche 1 m, dove l'acqua ristagna dopo le piogge. Nel corso delle visite in periodi piovosi si � osservato che in questo tratto la portata del corso d'acqua aumenta rispetto aquella che filtra dal detrito della galleria a monte. In alcuni punti, passaggi laterali asciutti poco piu' altidel fondo consentono di evitare tratti bassi allagati.Dopo 320 m dall'ingresso a pozzo si raggiunge la "sala delle colonne" (punto J), con dimensioni in pianta di circa 30x15 m e alta 7-8 m, la sala deve il nome ad alcune colonne concrezionali di grande diametro, alte fino a 5 m. Nei periodi di piena, in questa sala si forma un grande lago.La parte terminale della galleria attiva che continua oltre la sala, lunga un'ottantina di metri, ha dimensioni pi� ridotte (altezza fra 1 e 2 m e larghezza fra 1,5 e 3 m), e termina in un ulteriore restringimentoimpercorribile (-15 m, punto L).Una trentina di metri prima della sala delle colonne, in corrispondenza di una saletta, partono due diramazioni. Una galleria concrezionata parte sulla destra della galleria a 2 m d'altezza, e si ricollega, dopo un breve giro, alla sala delle colonne, sulla parete opposta, sbuca dall'alto un cunicolobasso e molto fangoso, che si sviluppa parallelamente alla galleria principale verso monte, per una quarantina di metri, abbassandosi progressivamente fino ad impedire il passaggio (punto M).Tornando all'ingresso principale, nella sala si sale su una cornice in alto sulla destra del conoide detritico e si accede al "ramo fossile principale". Questa galleria si presenta inizialmente meandreggiante,concrezionata e con mensole sporgenti dalle pareti, alta da 1 a 2 m e larga 3 m, dopo circa 30m, superato un passaggio basso, la sezione diventa piu' bassa e, in alcuni tratti, larga fino a 2 m, confondo piatto spesso ricoperto da concrezione. Dopo circa 70 m questo ramo comunica con il pozzo di 5 m (punto D) intercettato anche dalla galleria principale, tramite una finestrella in parete a meno di 2m d'altezza dalla sommit� del secondo conoide. Superato il pozzo, la condotta prosegue per altri 110m, comunicando con la galleria principale in altri due punti, tramite una nuova finestra (punto E) ed unpozzetto di 5 m seguito da stretti cunicoli discendenti (punto G). Il ramo stringe progressivamente etermina con due cunicoli stretti (punto F).Una sensibile corrente d'aria percorre la grotta nel tratto compreso fra i due ingressi.Nel periodo estivo la grotta � normalmente asciutta, mentre nel periodo invernale un piccolo torrente percorre la grotta, nei periodi pi� piovosi si pu� verificare l'allagamento di vaste zone della grotta, fino anche al sifonamento dei tratti con il soffitto pi� basso.
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