Numero Catasto
LA866
Provincia
Latina
Comune
Formia
Località
Versante sud-est di Monte Vate Rutto
Nome
CIAUCA DI MONTE VATE RUTTO
Altro nome
Sistema Coordinate
WGS84
Strumento Misura
approssimate
Data Misura
2011-01-01
UTM [Lat(N), Lon(E), Fuso]
4573128, 386701, 33
Gradi Dec. [Lat(N), Lon(E)]
41.301657, 13.646658
Quota s.l.m.
0
Sviluppo planimetrico
25
Sviluppo spaziale
173
Data misura
2019-07-31
Dislivello Neg.
148
Dislivello Pos.
0
Dislivello Tot.
148
Data prima esplorazione
1975-01-01
Gruppi prima esplorazione
Associazione Speleologica Romana
Descrizione
NonPresente
Note
coordinate UTM WGS '84: V. Somaschini 16-10-2011
fonte
Le grotte del Lazio - I fenomeni carsici elementi della geodiversita - Edizioni ARP 2003 - G. Mecchia, M. Mecchia, M. Piro, M. Barbati
data
2003-01-01
itinerario
Da Formia si raggiunge Maranola, quindi si attraversa il paeseprendendo la strada che sale al Monte Redentore. Dalle ultime casedel paese si prosegue su una stradina asfaltata che sale rapidamente.Seguendo la strada principale, che ad un certo punto diventa sterrata, dopo circa 11 km si lascia la macchina in localita' Valliera e si raggiunge in breve con un sentiero la largasella che conduce al Monte Redentore. Si segue brevemente la cresta verso il Monte Redentore (SW),quindi si scende il ripido versante verso il mare, obliquando su un pendio sassoso, passando sotto lacima, fino a raggiungere il sentiero sulla cresta opposta, che scende ripida dal Monte Redentore finoal Monte Vate Rutto. Discesa tutta la cresta, si aggira sulla destra il gendarme roccioso del Monte VateRutto, oltre il quale la cresta diviene piana e appare il ripido versante Sud che scende verso Maranola.Si discende il pendio in direzione SE per circa 120 m di dislivello. L'imbocco del pozzo, a destra di unapoco accennata costola rocciosa, e' di difficile individuazione e quasi completamente ostruito da grossimassi collocati dai pastori (1 ora di cammino).
descrizione
L'ingresso della cavita' e' un “crepaccio" lungo circa 8 m e largo mediamente 80 cm, che sisviluppa lungo la linea di massima pendenza del versante. Il passaggio fra i blocchi che da' accessoalla cavita' si trova all'estremita' superiore della frattura (punto 1). Tutta la cavita' si presenta con latipica morfologia di una frattura orientata N4dW, le cui compatte pareti verticali lungo la via di discesadistano fra loro da 50 cm a 1,5 m. E' visibile un'estensione laterale della diaclasi di almeno 20 m siaa meta' pozzo che al fondo. Le uniche soluzioni di continuita' sono alcuni blocchi di frana sospesi checostringono, nel tratto iniziale (da -8 a -25) e negli ultimi 30 m, a spostarsi dalla verticale, pendolandosulla corda. Sono questi gli unici punti dove e' possibile una sosta: due angusti ripiani seguiti da gradinidetritici instabili, pericolosi per le scariche di sassi. Le pareti si presentano compatte e ricoperte ingran parte da patine di concrezione, in alcuni tratti dura e cristallina, in altri di debole consistenza.Si nota la stratificazione, in banchi suborizzontali. La cavita' termina a 140 m di profondita', dopo unoscivolo detritico lungo 10 m, con un cunicolo impercorribile dove e' stata notata una debole corrented'aria e dove si perde l'acqua che si accumula al fondo in una piccola pozza fangosa. Superato questopunto, una bianca colata di calcite permette di risalire tra le strette pareti per alcuni metri.
Rilievi presenti in Catasto. Fare richiesta alla Federazione per consultarli.
Foto non presenti.