descrizione
(di Andrea Giura Longo)La grotta si apre sul fondo di una dolina larga una ventina di metri e profonda 10 m. L'ingresso e'parzialmente ostruito da detriti e da tronchi d'albero. Nel seguito e' riportata la descrizione della grottasuddivisa nei suoi rami principali.R AMO “V ER TICALE "Il ramo di accesso e' costituito da una unica frattura larga non piu' di2 m, nella quale si succedono 7 salti, intervallati da brevi tratti obliqui finoalla profondita' di 113 m.Dall'ingresso, scesi in una piccola saletta terrosa si prosegue in unostretto P7 facilmente arrampicabile, seguito immediatamente da un pozzo168 profondo 32 m. Alla base, una condotta inclinata conduce al 3d pozzo,profondo 25 m. Percorsa un'altra breve condotta, una stretta fessuraverticale immette in un pozzo di 9 m. Si giunge cosi' in una saletta allungata,in parte occupata da una pozza fangosa, che termina con un piccolo saltoarrampicabile di 3 m. Da qui un passaggio basso, accanto ad alcuneconcrezioni, da' accesso ad uno stretto pozzo profondo 18 m.Si prosegue in strettoia, scendendo lungo una colata l'ultimo P8e giungendo sul fondo di un meandro attivo, che puo' essere seguito siaverso valle che verso monte.R AMO “ A V ALLE "Verso valle, dopo una prima saletta allagata, il meandro assume laforma tondeggiante tipica di una condotta freatica, alta 1-1,5 m, che siallarga in corrispondenza di una colata sulla sinistra. Si giunge in breve (65m) ad un primo bivio, da cui si stacca sulla destra il ramo “del Pozzo".Seguendo l'acqua verso sinistra, si supera un laghetto che costringead un primo bagno o ad una larga contrapposizione, si scende un piccolosaltino in arrampicata e si prosegue sulla sinistra per giungere (a 40 mdal bivio) ad un allargamento detto sala “delle Rudiste", per la presenzadi alcuni esemplari di fossili ben visibili sui blocchi a terra, in realta' tutta lagalleria della grotta, a debole pendenza, si sviluppa in un banco di calcaria rudiste e la presenza dei fossili e' costante in tutto il meandro. Dalla sala“delle Rudiste" si scende lungo una placca scivolosa e con un caratteristicosolco di erosione. Dieci metri piu' avanti il meandro si biforca in due ramiche si riuniscono una decina di metri piu' a valle: la galleria di destra, piu'stretta, e' percorsa dall'acqua, la galleria di sinistra, il “By-Pass", risale finoad intercettare un piccolo arrivo d'acqua, per poi scendere ricollegandosialla galleria principale. Da qui inizia una successione di laghetti e divaschette concrezionali erose dall'acqua, fino ad arrivare (130 m dopo lafine del “By-Pass") ad un affluente di sinistra, che conduce verso il “PozzoPongo".Seguendo l'acqua verso valle, il meandro assume la forma di uno KMstretto canyon. Dopo 30 m, raggiunto un bivio, si tralascia il ramo di“sinistra" e si prosegue in una condotta forzata. Percorsi 60 m la volta siimmerge nel sifone “di destra" (-162).R AMO “ DEL P OZZO "Inizia con un tratto in lieve salita e quindi con un lago, oltre il quale laroccia diventa di colore bianco ed erosa in lame affilate. Si incontrano pocopiu' avanti, sul bordo di un altro laghetto, le prime tracce di una sabbia neragrossolana. A 60 m dal bivio si giunge sull'orlo di un pozzo profondo 28 m,sotto il quale si atterra su cumuli sabbiosi che invadono una galleria freaticadi colore bianco, del diametro di circa 2 m, che conduce, dopo 20 m in fortediscesa, ad un sifone di acqua limpida e stagnante (sifone “del Pozzo", -157). Il sifone, superato con le bombole, e' lungo una ventina di metri, al dila' una galleria prosegue per una decina di metri fino all'orlo di alcuni saltiniche sembrano immettere in un pozzo piu' profondo (l'esplorazione non e'ancora stata effettuata).Lungo il P28 una “finestra" (raggiunta con un traverso in artificiale)comunica con un pozzo parallelo, che termina nella galleria poco piu' avantidel pozzo principale.P OZZO “P ONGO "E' una galleria in salita di circa 50 m che conduce alla base di unpozzo. Il pozzo, alto 26 m, e' stato risalito e al di sopra prosegue unagalleria che va pian piano restringendosi. Dal pozzo arriva sempre undiscreto apporto d'acqua.R AMO “ DI SINISTRA "Il ramo “di sinistra", lungo una cinquantina di metri, si imboccaall'ultimo bivio del ramo “a Valle". Superato un tratto di galleria con ilfondo allagato, si sale leggermente abbandonando man mano il rumoredell'acqua per ridiscendere dopo un breve saltino fino ad un piccolo lago-sifone molto fangoso (-152).R AMO “ A M ONTE "Il ramo “a Monte" inizia alla base del ramo “Verticale" risalendo lacorrente dell'acqua. E' caratterizzato dalla presenza di una grande quantita'di fango che riveste quasi sempre tutte le pareti della galleria. Dopo unaprima curva a destra e un passaggio basso accanto ad una grandelama che invade il meandro, si giunge, dopo 30 m, al 1d sifone a monte,aperto scavando la soglia, e ora superabile quasi sempre immergendosi nell'acqua fino al petto. Superato il sifone, si risale uno scivolo e si superain spaccata un breve meandro fino ad una piccola sala (da qui parte la“Risalita Biancaneve").Si prosegue su un ripido conoide di fango fin dentro una spaccatura,sopra la quale inizia una condotta con sezione tondeggiante. La condottascende poi lentamente, superando un tratto allagato e ritrovando l'acquacorrente che sgorga dal 2d sifone a monte (a 120 m dal primo sifone), conuna piccola cascatella alta un paio di metri, questo sifone e' stato superatosolo quando la portata dell'acqua era sufficientemente bassa da poterlosvuotare innescando un tubo a valle. Oltre il sifone, il meandro riprende asalire lungo la via dell'acqua. Dopo una quindicina di metri, dalla sinistraarriva il ramo “dei Sifoni", 60 m piu' avanti si arriva alla base di un largopozzo. La risalita del pozzo e' ancora in corso, fino ad ora sono stati risaliti35 m. R ISALITA "B IANCANEVE "Sulla destra della piccola sala un piccolo buco in parete da' accessoad una saletta circolare, che costituisce la base di un pozzo, che e' statorisalito per circa 35 m senza ancora averne raggiunto la sommita'.R AMO " DEI S IFONI "Poco dopo il 2d sifone a monte, si stacca sulla sinistra uno strettomeandro solo in parte rilevato, lungo circa 90 m, caratterizzato da continuisali-scendi e da piccoli laghi e pseudo-sifoni, che costringono a continuibagni fino ad incontrare una nuova via d'acqua chiusa in breve da sifoni siaa monte che a valle.N OTE IDROLOGICHEAnalogamente alle altre grotte presenti nella zona, anche nella GrottaCiaschi il livello dell'acqua occasionalmente risale fino a quote massimecorrispondenti al secondo pozzo (P32). Di solito, invece, la galleria attiva e'percorsa da un piccolo torrente perenne.