Numero Catasto
LA616
Provincia
Frosinone
Comune
Guarcino
Località
SINISTRA OROGRAFICA DI FOSSO VERMICANO
Nome
ABISSO DI MONTE VERMICANO
Altro nome
Sistema Coordinate
WGS84
Strumento Misura
approssimate
Data Misura
2008-01-01
UTM [Lat(N), Lon(E), Fuso]
4631800, 363149, 33
Gradi Dec. [Lat(N), Lon(E)]
41.826269, 13.352062
Quota s.l.m.
0
Sviluppo planimetrico
1550
Sviluppo spaziale
2375
Data misura
2019-07-31
Dislivello Neg.
439
Dislivello Pos.
0
Dislivello Tot.
439
Data prima esplorazione
1971-01-01
Gruppi prima esplorazione
Speleo Club Roma
Descrizione
NonPresente
Note
VEDERE SCHEDA ANTONELLI LONG.0.54.00 Q.1565
fonte
Le grotte del Lazio - I fenomeni carsici elementi della geodiversita - Edizioni ARP 2003 - G. Mecchia, M. Mecchia, M. Piro, M. Barbati
data
2003-01-01
itinerario
Da Guarcino si prende la strada che porta a Campocatino e si lascia lamacchina al km 12,800, sul piazzale davanti all'osservatorio astronomico,in localita' Colle Pannunzio. Si prende la strada sterrata sulla destra, chiusada una sbarra, percorribile in auto soltanto previa autorizzazione delComune di Guarcino. Si segue la strada in piano, percorrendo circa 2 kmfino ad un bivio con un'altra strada sterrata che sale ripida (20 minuti dicammino dalla sbarra).Per l'Abisso Gemma Gresele: al bivio si lascia la strada sterrataprincipale (ed eventualmente la macchina), e si sale per la ripida sterrata asinistra. Dopo circa 500 m la strada finisce in uno spiazzo dove si trovanole opere di presa della sorgente Vermicano. L'ingresso e' una fessura larga50 cm e alta 70 cm sulla scarpata della strada, all'inizio dello spiazzo (10minuti di cammino dal bivio).Per la Tana degli Eretici: dal bivio si prosegue sulla strada principale,in piano, si supera un fosso mediante un ponte, e poco prima di un secondoponte che attraversa un fosso con pareti ripide, sulla sinistra della stradasi apre l'ingresso (5 minuti di cammino dal bivio).Per l'Abisso Vermicano: dal bivio si prosegue sulla strada principale,in piano, si superano due fossi mediante ponti e, dopo circa 500 m, si lasciaeventualmente l'auto, se la strada e' stata percorsa in macchina, subitoprima del terzo ponte, che 50 m dopo il precedente, attraversa un fossopiu' piccolo. Si risale il versante tra i due fossi per circa 50 m di dislivello, nelbosco, fino a raggiungere un piccolo avvallamento dove si apre l'ingresso(10 minuti di cammino dal bivio).
descrizione
Il complesso sotterraneo di Monte Vermicano e' accessibile tramitetre ingressi, l'Abisso Gemma Gresele (ingresso alto), Abisso Vermicano (50m piu' in basso) e la Tana degli Eretici (96 m sotto l'ingresso alto). La Tanadegli Eretici e' di recente esplorazione e il rilievo non e' ancora disponibile.Gli abissi Vermicano e Gresele attualmente si collegano solo a -297.Attrezzando uno dei due abissi fino alla “Congiunzione", e' possibile poieffettuare una bella e lunga traversata.A BISSO V ERMICANO , FINO ALLA “C ONGIUNZIONE " (-247 DA QUESTO INGRESSO )L'Abisso Vermicano inizia con un grande pozzo, profondo 112 m.L'imbocco e' un piccolo buco, alto 40 cm e largo 60 cm. Questo pozzo e ilsuccessivo P28 sono impostati su una frattura, orientata N10-35dW, quasiverticale.Superato il primo metro, il P112 si allarga in un fuso di 2 m didiametro, fino al piccolo terrazzo di -19, dove si immette in un secondofuso un po' piu' largo. Si scende il fuso fino a -55, arrivando su un terrazzoinclinato largo quasi 3 m, coperto in parte da detrito (attenzione a non scaricare sassi). Qui il pozzo si allarga in un ambiente piu' grande, allungato sulla frattura per circa 10m, con una larghezza massima di 3 m. Il pozzo d'estate e' generalmente asciutto, mentre nei periodipiovosi e' battuto da forti stillicidi. La base del P112 e' un ambiente di dimensioni 2x12 m, allungatolungo la frattura, con un pavimento di massi e detrito che lascia un passaggio presso l'estremita'opposta a quella di discesa.Si entra nel P28 scendendo in un cunicolo nel caos di blocchi, qualche metro sotto si raggiungonole pareti di roccia, qui distanti 60 cm. Dall'estremita' Nord della frattura proviene un rigagnolo d'acquaperenne, d'estate la linea di discesa e' praticamente asciutta. Le pareti si allontanano progressivamente,e alla base del pozzo formano un ambiente largo 3 m che si allunga per una decina di metri sulla solitafrattura. Il pozzo non deve essere sceso fino in fondo, ma e' necessario proseguire sulla evidentegalleria a 5 m dalla base. Dopo una dozzina di metri si arriva sopra lo stretto imbocco del P19. Da quifino al salone “del Risucchio" la grotta sembra essere impostata lungo una faglia orientata N35-45dWinclinata da 70d (sul P19) a 40d (nel cunicolo sopra il Risucchio) verso SW. La faglia costituisce la voltao la parete superiore dei condotti.L'ingresso del P19 e' un foro, allargato artificialmente, del diametro di 40 cm. Subito sotto ilpozzo si allarga, e a 5 m dal fondo e' interrotto da un terrazzo. La pozza d'acqua alla base defluisceattraverso una stretta fessura. Per proseguire lontano dall'acqua e in ambienti piu' comodi, si salgono3 m fino a raggiungere la volta della fessura, per ridiscendere poi con un salto di 5 m. Alla base, mentreuna condotta molto stretta porta via l'acqua, si prosegue scendendo un condotto asciutto, spigolosoe angusto, che porta sopra un pozzo profondo 11 m. Il P11 ha un imbocco stretto, anche se allargatoartificialmente, e scende in modo articolato. Dalla base, larga 2,5 m, si tralascia sia la prosecuzioneverso il basso che quella in alto verso ambienti piu' larghi, imboccando invece il cunicolo che si apredavanti. Il cunicolo e' stretto e scomodo (si avanza strisciando o carponi), lungo una ventina di metri,e termina con un saltino di 3 m.Sceso il saltino, si evita lo scivolo sottostante entrando nella parte alta del salone “del Risucchio".A sinistra si nota un fuso che sale (“Pussy Galore") e che con una successione di saltini riporta, 80 mpiu' in alto, nel mezzo del P28. La parte alta del salone e' interrotta da un salto profondo 8 m, formatoda un grande masso. Alla base del P8, larga 5 m, si evita di scendere il pozzo a destra (che sbuca nelleparti note poco piu' in basso) e il buco a sinistra, e superando un grande blocco si entra nella partebassa del salone “del Risucchio". Qui l'ambiente si allarga fino a 10 m, e' alto fino a 6-7 m, e scendecon un caos di massi di crollo. La parete a monte e' costituita dall'evidente piano di faglia orientatoN10dW con immersione 70d, mentre la volta nella parte bassa del salone e' impostata sugli strati(N80dE con immersione 45dN). Dal salone si puo' accedere anche ad alcuni condotti secondari.In fondo al salone si scende per 3-4 m in un buco fra i blocchi, arrivando davanti a una finestrellalarga meno di 1 m, sulla volta di un pozzo profondo 30 m. Piu' sotto, il P30 si rivela una spaccaturaampia fino a 3 m. Alla base la galleria, qui larga 1,5-2 m, e' percorsa da un torrente, che raccogliele acque dell'Abisso Vermicano e dell'Abisso Gresele. Queste ultime provengono da una cascata alta 9 m (vedi Abisso Gresele). Siamo quindi giunti alla “Congiunzione", a -247 dall'ingresso dell'AbissoVermicano.A BISSO G RESELE , FINO ALLA “C ONGIUNZIONE " (-297 DA QUESTO INGRESSO )L'imbocco (largo 50 cm e alto 70 cm) e' una fessura impostata su una frattura orientata N45dW eimmergente 55dSW, venuta alla luce durante lo scavo della strada. Il cunicolo e' lungo 4 m e termina inun salto di 8 m. Nonostante i ripetuti lavori di allargamento, il superamento della strettoia e' comunquemolto scomodo, anche per l'uscita direttamente nel salto. Il P8 e' un piccolo fuso, che si allarga fino allasaletta alla base (1,7x3,5 m). Ad una estremita' della saletta si apre, con un piccolo buco (0,3x1 m) frai massi e la parete, un bel pozzo profondo 55 m (il “Catoblepa"). Nella parte superiore il P55 si allargafino a 2-3 m, poi, verso meta', si collega ad un altro fuso in un ambiente che si allunga per 15 m (la cuirisalita e' terminata in un piccolo meandro chiuso in frana, non lontano dalla superficie esterna). A 4m dal fondo del pozzo un terrazzo interrompe la discesa. D'estate solo un leggero stillicidio cade nelpozzo, mentre d'inverno e' spesso tanto violento da sconsigliare la calata.Dalla base parte una galleria discendente, che in breve si stringe (40 cm), si prosegue in basso(in alto si vede una corda che sale verso il “Ramo Nuovo"), poi il condotto si allarga di nuovo e siscendono alcuni gradoni in arrampicata, arrivando sopra un pozzo profondo 12 m, interrotto dopo7 m da un terrazzo. Alla base, una sala ampia 4-5 m e lunga 8 m, si trovano una piccola pozza,alimentata anche d'estate dagli stillicidi della parte superiore della grotta, e belle colate bianche dilatte di monte. Sulla volta si osserva il piano di faglia con orientazione N45dW e immersione 40-50dS,lungo il quale e' impostata la prima parte della grotta, fino al P30. Dopo pochi metri di galleria si arrivasopra un pozzo profondo 19 m (“l'Albiola"), con imbocco comodo (largo 50 cm) e volta costituita dalpiano di faglia. Subito sotto, il pozzo si allarga. La bella sala alla base e' larga 2-4 m e lunga una decinadi metri. Alle due estremita' arrivano due fusi, uno alto 6 m e praticamente asciutto d'estate, e l'altro(quello da cui si arriva) con un rigagnolo perenne.Per proseguire e' opportuno risalire un paio di metri ed entrare in un passaggio interstrato(gli strati sono orientati N75dE e immergono 50dN) e, sempre tenendosi presso la volta, dopo 40 mla fessura si apre in un pozzo profondo 30 m (“A Bao A Qu"). Scavalcando lo sfondamento si entrain un salone con massi di crollo dal quale si accede a due importanti rami secondari: il ramo “deiPresentatori" e il ramo “Yogurt e Nutella".Dal P30 attualmente parte un cavo telefonico che raggiunge la “Congiunzione", e che, quindi,facilita l'individuazione del percorso da seguire. Il pozzo e' largo circa 3 m, e d'estate e' battuto da unleggero stillicidio. Si evita di scendere fino in fondo, imboccando 2 m piu' in alto la stretta (0,4 m) fessura(orientata N20dE con immersione 80dE) lungo la quale e' anche impostato il pozzo. Si scende nellafessura, tenendosi in basso, e dopo una ventina di metri si arriva sopra un salto dall'imbocco stretto,profondo 5 m. Si scende nella saletta alla base, larga 1,7 m e alta 4 m, si prosegue nel meandro,prima in alto poi, dopo una ventina di metri, si scende fino all'acqua, per continuare poi nuovamentein alto presso la volta, fino ad una strettoia. La strettoia, obliqua e in discesa, comunque e' costituitada un unico punto stretto (20 cm e alto 50 cm). Superato l'ostacolo, si prosegue in basso (mentre inavanti si raggiunge il “Ramo Attivo" e il ramo “della Cordella Rossa"), scendendo un passaggio strettoe continuando la discesa in ambienti piu' larghi, con una successione di 4 saltini profondi al massimo 3m, da scendere in arrampicata, si raggiunge l'ampio (2 m) imbocco di un pozzo profondo 9 m, seguito,subito sotto, da un salto di 5 m, mentre in avanti si nota una galleria che prosegue in direzione 40d(“Ramo Attivo"). Alla base del pozzo (larga 2,5 e lunga 5 m) l'acqua proveniente dal “Ramo Attivo"con una stretta cascatella alta 3 m, forma una pozza d'acqua.Si prosegue seguendo l'acqua, scendendo subito un saltino alto 1,5 m, che precede un pozzoprofondo 20 m (“l'Anfesibena"), con bocca larga 1,5 m, nel quale si getta il torrentello perenne. Sievita la discesa completa del pozzo, fermandosi dopo una dozzina di metri su un terrazzo in unagalleria larga 2,5 m, denominata “il Canyon".Nel primo tratto del “Canyon" si avanza tenendosi in alto nella spaccatura diretta verso160d, per scendere piu' avanti con passaggi in arrampicata. Si prosegue ancora lungo la frattura,tenendosi in alto, dove la galleria e' piu' ampia (1-2 m), poi, dopo quasi 50 m dalla “Anfesibena",si devia bruscamente in una frattura diretta verso 265d, larga meno di 1 m. Lungo questa fratturasi avanza per 50 m tenendosi in alto, con passaggi esposti, fino ad una svolta che immette in unafrattura verticale diretta verso 235d, nella quale si cammina in piano, nella piu' comoda parte alta,per una decina di metri fino all'intersezione con un'altra frattura. Invece di proseguire in alto (siraggiungerebbe la base della “risalita di Cristiano"), e' conveniente scendere in fondo al meandro, conun pozzo di 15 m (fine del “Canyon").La base del pozzo e' una bella sala, impostata all'incrocio delle due fratture, con pianta circolaredi 3 m di diametro, dove si ritrova il torrentello che scorreva in fondo al meandro, che forma una bellapozza d'acqua. Si prosegue seguendo l'acqua, che scorre pigramente quasi in piano nella fratturadiretta verso 157d, larga meno di 1 m. Dopo una ventina di metri si nota un arrivo d'acqua da destra,seguendolo, dopo una risalita di 5 m e superati alcuni passaggi stretti, si arriva alla base della risalita “di Cristiano". Ignorando il piccolo arrivo d'acqua e proseguendo nella galleria, si avanza per un'altradecina di metri fino ad un passaggio in arrampicata (corda) seguito da un salto di 3 m, dalla cui base(larga 2,5 m) parte immediatamente un bel pozzo di 10 m, in estate battuto da leggero stillicidio.Dalla saletta alla base, larga 1,5-2 m, ci si immette in una frattura orientata E-W con immersione45dS, scendendo un salto di 6 m. Si avanza poi in una frattura a meandro un po' stretto e dopo circa40 m si arriva sopra un pozzo profondo 12 m, interrotto a meta' da un terrazzo. Dalla base, larga 2m, si prosegue lungo la frattura (N20dW con immersione 75dSW) scendendo subito un saltino di 2 m,in arrampicata (corda).Si avanza in ambienti piu' larghi per una ventina di metri arrivando sopra un pozzo profondo 9 m(entrare nella fessura in basso). Il P9 immette in una galleria larga un paio di metri, dove si concludela discesa dell'Abisso Gemma Gresele, che qui si collega al Vermicano, ad una profondita' di 297 m.Qualche metro piu' avanti si vede (se c'e') la corda del P30 che sale al salone “del Risucchio".D ALLA “C ONGIUNZIONE " (-297) AL FONDO (-439)Si tratta di una galleria a meandro molto bella, lunga 800 m fino al fondo, sempre attiva a partiredalla confluenza con il “Grande Corso d'Acqua Perenne". Il tracciato sotterraneo sembra in buonaparte ricalcare quello del fosso esterno, dirigendosi, quindi, verso SW.Dalla “Congiunzione" si avanza in una comoda galleria a meandro e dopo 40 m si scendono duepiccoli salti (P5 e P7). Subito dopo ci si abbassa in un breve pseudo-sifone, la cui volta e' costituita daiblocchi di un grande crollo, pochi metri piu' avanti e' possibile, salendo una decina di metri, sbucare inun grande salone (10x30 m) sopra l'accumulo di crollo. Si prosegue, invece, in basso, sull'acqua, inuna galleria orizzontale larga 1-2 m, e 90 m dopo lo pseudo-sifone si arriva alla confluenza con unagrande galleria proveniente da sinistra.Il “Grande Corso d'Acqua Perenne", come e' stato chiamato questo ramo, e' il collettore delsistema sotterraneo. La portata del torrente, misurata il 27 gennaio 1991, era di circa 30 L/s, mentrel'apporto del meandro Gresele-Vermicano era di soli 0,5 L/s (Gambari, 1995).Si prosegue, quindi, in una galleria larga 1-2 m, alta 5 m, scendendo con corda 2 salti profondi3 e 4 m e traversando una cascata alta 3 m, per giungere, dopo 100 m, sopra la “Grande Cascata",alta 12 m. Questa si evita salendo 3 m verso una finestrella che immette in una sala, larga 4-5 m,con vaschette un tempo colme di grandi pisoliti (sala “delle Pisoliti"). Da qui si scende un breveramo asciutto, con un primo salto di 3 m seguito subito da un altro salto a gradoni profondo 14 m,ritornando nella galleria attiva principale, a valle di una piccola cascata.Si avanza ancora nella bella galleria che scende lentamente, e dopo 50 m si arriva in una zonain cui una breve successione di saltini alti fino a 3 m formano piccole cascatelle (un paio sono dascendere con corda).Superata questa zona, dopo una trentina di metri si nota un piccolo affluente di sinistra (ramo“Brioschi"). Questo ramo, che inizia salendo un gradone e un salto di 4 m, prosegue con una impegnativa strettoia oltre la quale si arriva in una piccola saletta, attuale limite dell'esplorazione.Proseguendo nella galleria principale, alta 10-15 m e larga 1-1,5 m, dopo 130 m quasi in pianosi nota un secondo arrivo perenne da sinistra (ramo “delle Foglie"). Alla base della risalita di 5 m cheimmette nel ramo, si osservano foglie di faggio e si avverte una sensibile corrente d'aria che d'estatesoffia verso un probabile ingresso basso. Il meandro e' stato esplorato per alcune decine di metri, finoad una ostruzione.Continuando la discesa della galleria principale, in ambienti simili a quelli precedenti, in partecamminando sull'acqua, in parte alzandosi nel meandro con passaggi a volte esposti, dopo 200 mc'e' un ultimo tratto piu' verticale. Passata una cascata si scende, dalla volta del meandro, un pozzoprofondo 8 m, e subito dopo si arriva sopra l'ultimo pozzo, profondo una decina di metri, e' convenientescendere entrando nel buco e calandosi all'asciutto dall'altra parte.L'ultimo tratto di meandro, fino al sifone terminale, e' lungo 70 m. Si scende prima seguendoil fiume, poi risalendo in alto, per superare quindi una piccola cascatella in arrampicata e giungeredavanti ad un improvviso abbassamento della volta. L'acqua scompare in un piccolo e basso cunicolo,che sifona poco piu' avanti (-389 dall'ingresso Vermicano, -439 dall'ingresso Gresele).L A T ANA DEGLI E RETICI(di Aldo Zambardino)L'ingresso e' un foro di 50 cm di diametro, allargato artificialmente, che, tramite un saltino di1,5 m, da' adito ad una saletta di dimensioni 4x2 m, alta 3 m. Segue una strettoia selettiva e poi unaseconda strettoia a gomito, che immette nel primo pozzo, profondo 7-8 m. Alla base si trova una salaconcrezionata di 6 m di diametro, si continua scendendo uno scivolo di 15 m con latte di monte. Siarriva quindi ad un masso incastrato nella fessura, e dopo averlo superato si scende nel terzo pozzo,profondo 8-9 m. Alla base si risale 1 m su massi concrezionati e si entra nel quarto pozzo, profondo10 m, 1 m sopra la base del pozzo, tramite un buco, si entra in un cunicolo che immette in una saletta,e si arriva alla partenza del quinto pozzo, profondo 23 m. La base e' un terrazzo stretto (2 m) e lungo(4 m) dove si effettua un traverso (corda) per arrivare sulla verticale del sesto pozzo, profondo 30m. Dopo una quindicina di metri di discesa si atterra presso una sala concrezionata, il pozzo continuacon uno scivolo lungo 7 m, seguito da un ultimo tratto verticale di 10 m. Si continua scendendo in uncunicolo lungo 5 m, arrivando sopra il settimo pozzo, profondo 12 m, largo e bello. Alla base si apre lafessura che immette nell'ottavo pozzo, profondo 15 m. Effettuata la discesa si prosegue in un meandrolungo 4 m che intercetta una fessura a sinistra (allargata artificialmente), quest'ultima immette in unmeandrino che con un passaggio molto stretto si affaccia sul nono pozzo, profondo 30-35 m, battutodall'acqua. Si atterra cosi' nelle gallerie dell'Abisso Gemma Gresele, nel tratto immediatamente a valledella risalita “di Cristiano".ALTRI RAMI NELL 'A BISSO G EMMA G RESELE(di Stefano Gambari)R AMO “N UOVO "Dalla base del P55 (“il Catoblepa"), scendendo verso il meandro, si osserva in alto sulla sinistraun arrivo che forma una colata calcitica sulla parete. Risalendo e traversando (corda), si imbocca unpassaggio franoso che forma subito una sella. Discendendo dalla sella lungo un meandro, si giunge adun trivio: un passaggio riporta indietro, un condotto sulla sinistra termina in frana dopo una ventinadi metri, mentre sulla destra il meandro prosegue invece in discesa. Superato un passaggio strettoil meandro si allarga e discende a gradoni con forma ad U e soffitto costituito dal piano di strato,fortemente inclinato. Superato un P15 (stillicidio dall'alto), si giunge ad una zona di confluenza,percorsa da un piccolo apporto d'acqua.Dalla confluenza e' possibile proseguire in due direzioni: verso il fondo del ramo e a monte.Proseguendo verso il fondo, dopo un salto di 7 m ed un passaggio tra massi di crollo siraggiunge un ambiente di frana. Sulla destra si puo' risalire di pochi metri per poi discendere in unramo su cui si incontrera' nuovamente il piccolo rivolo d'acqua. Frana fangosa a valle, stretto a monte.Superando invece la frana nel punto piu' basso, e discendendo tra massi di crollo e stretti passaggi,ci si affaccia su un P12, in un ambiente piu' largo. Alla base del salto un breve tratto immette in unostretto meandro che si percorre a mezz'altezza per una ventina di metri, sino a divenire impraticabile.La direzione del ramo dall'ambiente di frana e' N-S.Per proseguire verso monte, dalla confluenza si risale un grosso masso di crollo arrivando allabase di un salto di 4 m, risalito il quale il meandro si fa piu' largo, ma solo per pochi metri. Dopo unnuovo tratto stretto, si raggiunge uno slargo e si risale il meandro in arrampicata. In breve, a +35 mdi dislivello dalla confluenza e dopo circa 70 m, la progressione e' interrotta da una frana.R AMO “ DEI P RESENTATORI "Scavalcando il P30 (“A Bao A Qu") si entra in un salone con massi di crollo che costituisce il biviotra due importanti rami secondari: il ramo “dei Presentatori" e il ramo “Yogurt e Nutella". Nel ramo“dei Presentatori" sono presenti, in successione, le seguenti verticali: 10, 15, 3, 2, 5, 4, 13, 4, 12, 4 m, e, dopo una strettoia, 10 m. La diramazione e' caratterizzata da una retroversione nella primaparte, ed e' visibilmente impostata su ben marcate fratture. Andamento complessivo SSW. Il ramo, consviluppo planimetrico di 130 m, ha termine con una occlusione di fango nel meandro 115 m piu' inbasso del bivio.R AMO “Y OGUR T E N UTELLA "Il ramo, che ha uno sviluppo planimetrico di 300 m, e' cosi' denominato per la presenza di cospicuidepositi di fango e di latte di monte. Inizia con un P20 cui fa seguito un pozzo profondo una decina dimetri. L'andamento principale di questo primo tratto e' N-S. Dopo circa 30 m un passaggio inclinato,basso, conduce sull'orlo di un P8. Dopo altri 50 m si raggiunge un sifone di fango. Superatolo, ediscesi 5 m, si giunge in una saletta. Continuando per altri 30 m si guadagna l'orlo di un P15 e diun successivo P25. In questa zona sono presenti numerose diramazioni. In particolare e' ben visibilequella da cui proviene l'acqua durante i periodi di piena. L'intero ramo, da questo punto, acquista ladirezione NE-SW. Alla base dell'ultimo pozzo una strettoia immette nel meandro che si puo' seguire peraltri 70 m di sviluppo sino ad uno stretto, basso e frastagliato laminatoio (-277).R AMO “A TTIVO " E RAMO “ DELLA C ORDELLA R OSSA "Superata la strettoia di -160, si procede in aventi per circa 15 m sino a notare sul pavimento duedistinti punti di cattura del corso d'acqua che si incontra. Piu' a monte si giunge a un bivio. A sinistrasi va al ramo della “Cordella Rossa" (breve ramo attivo, lungo 60 m, dislivello +30 m), a destra unpiu' consistente ramo attivo continua per altri 30 m con una piccola galleria a fondo fangoso e allagatoche conduce ad una sala. L'acqua esce dalla frana che impedisce la progressione. A pochi metri dalpavimento della sala una finestra immette in un breve ramo.R ISALITA “ DI C RISTIANO " ( INFORMAZIONI DI M AURIZIO M ONTELEONE )Una serie di salti in risalita per un totale di circa 80 m conduce ad uno stretto passaggio,oltre il quale e' possibile accedere a un'ulteriore serie di salti in discesa che, con un dislivello di 50m, intercettano la diramazione “Yogurt e nutella" all'altezza del P25. Al di sopra della risalita leesplorazioni sono ancora in corso.A LTRI RAMI NEL TRATTO COMPRESO FRA LA “C ONGIUNZIONE " E IL FONDOR ESEAU DEI C AVALIERI DEL C ORAGGIOPassata la “Congiunzione" e percorso un breve tratto di meandro si arriva alla base di unacascatella alta 10 m (-307). Si puo' risalire nel meandro in arrampicata per una decina di metri, edentrare nella diramazione. Poco piu' avanti si risale in una micidiale fessura obliqua (“la fessa") ein breve si giunge in una sala (“Piazza Re di Roma"). Da qui inizia una successione di salti risaliticon impegnative arrampicate, che chiude in una stretta fessura a circa +115 m dalla partenza nelmeandro. Si tratta di un affluente di destra, con portata modesta, impostato su una frattura orientataN80dW.R AMO DEL “G RANDE C ORSO D 'A CQUA P ERENNE "Sviluppo planimetrico: 170 m. Dislivello parziale dalla confluenza: +110 m.Si tratta del corso d'acqua principale del sistema sotterraneo. Proviene da sinistra, da unagalleria, che si allarga fino a 5-8 m e alta non oltre 10 m, lunga un centinaio di metri. Il ramo e'inizialmente impostato su una frattura inclinata, dopo circa 50 m, risaliti dei blocchi di roccia, si accedealla parte piu' ampia della galleria che presenta, al suo termine, una frana. Dopo aver superato la frana(passaggio basso), si accede ad una sala con due diramazioni. Quella di destra (D ONATI , 1987, 1988b)conduce in breve ad una strettoia semi-sifonante, da cui proviene l'acqua. Quella di sinistra porta adun ramo (“Full PVC Jacket"), che si risale per un dislivello di circa 90 m e che presenta una successionedi pozzi collegati da tratti di meandro (8, 25, 20, 13 m) e che termina in fessura. Un ramo paralleloporta, attraverso una serie di strettoie, dalla base del P25 all'orlo del P20 (G AMBARI , 1995).N OTE IDROLOGICHE E CORRENTI D ' ARIAUna colorazione effettuata il 1d giugno 1991, immettendo fluoresceina nel torrente a valle del“Grande Corso d'Acqua Perenne", ha evidenziato il collegamento con le sorgenti di Caporelle (q. 864),con il picco positivo 12 ore dopo l'immissione (distanza circa 2 km). Le acque dell'Abisso di MonteVermicano non sembrano avere, invece, alcun collegamento con le piu' vicine sorgenti di Capo Cosa (q.1170) (T ERRAGNI , 1995b).Durante l'inverno l'ingresso Gresele emette una forte corrente d'aria calda, che fonde la neveeventualmente presente all'imbocco. L'ingresso del Vermicano, invece, aspira l'aria, ma in modo menodeciso. D'estate il verso di circolazione si inverte.
Rilievi presenti in Catasto. Fare richiesta alla Federazione per consultarli.
Foto non presenti.