Numero Catasto
LA514
Provincia
Roma Capitale
Comune
Sant'Oreste
Località
MONTE SORATTE
Nome
GROTTA DI SANTA LUCIA
Altro nome
Sistema Coordinate
WGS84
Strumento Misura
approssimate
Data Misura
2021-08-20
UTM [Lat(N), Lon(E), Fuso]
4679475, 294695, 33
Gradi Dec. [Lat(N), Lon(E)]
42.24048, 12.511684
Quota s.l.m.
0
Sviluppo planimetrico
0
Sviluppo spaziale
100
Data misura
2019-07-31
Dislivello Neg.
110
Dislivello Pos.
0
Dislivello Tot.
110
Data prima esplorazione
1967-04-01
Gruppi prima esplorazione
Speleo Club Roma
Descrizione
NonPresente
Note
fonte
Le grotte del Lazio - I fenomeni carsici elementi della geodiversita - Edizioni ARP 2003 - G. Mecchia, M. Mecchia, M. Piro, M. Barbati
data
2003-01-01
itinerario
Dal belvedere di Sant'Oreste (Piazza Italia) si prende la strada per San Silvestro, e dopo pochedecine di metri si arriva ad un incrocio. Si imbocca la strada a destra, che poco dopo diventa sterrata,dopo 500 m ad un bivio si continua in piano a sinistra. Percorsi ancora 400 m si svolta a sinistra inuna strada in salita, dopo 200 m si lascia la macchina in un piazzale presso una cava abbandonata. Lagrotta si trova oltre una recinzione con cancello, sulla parete della cava.
descrizione
L'unico accesso alla grande caverna di Santa Lucia e' un foro sulla volta, aperto accidentalmentedurante i lavori di scavo sulla parete della cava esterna. Il foro e' alto circa 7 m e largo altrettanto, consezione squadrata. Sul ciglio occidentale e' ben evidente la stratificazione, orientata N-S e immergente40d verso Est. Affacciandosi nel foro si puo' vedere gran parte dell'imponente salone.La calata, 40 m, e' tutta nel vuoto, scendendo, le pareti quasi immediatamente si allontanano finoa 15-20 m sul lato piu' vicino.Il salone ha una volta a cupola e una pianta vagamente ovoidale, con l'asse maggiore lungo 90m e il minore 55 m. Il volume del salone, calcolato fino alla sommita' della seconda verticale, e' di circa100.000 m3.La verticale di discesa nella caverna termina su un ripido pendio franoso che si getta in unimponente pozzo (che non puo' essere sceso direttamente, per il rischio di crolli). Traversato ilghiaione verso la parete piu' vicina, e piu' facilmente accessibile, si raggiunge il bordo del salone,presso la parete Est. La sala e' costituita da un grande imbuto detritico, intorno al quale e' possibilecamminare costeggiando le pareti. Dall'approdo presso la parete Est si puo' scendere, sempre accostatialla parete, verso l'imbocco del secondo pozzo, oppure si puo' salire verso una grande colonnastalagmitica (alta 3-4 m e larga 1,8 m), nella zona piu' alta della sala. Da qui, continuando ad aggirarel'imbuto, si scende verso la parete Ovest, impostata su una frattura orientata N-S e immergente 60dE.Sulla verticale del punto 9 del rilievo si osserva un grande “occhio nero" a 30 m di altezza. La paretee' stata risalita in artificiale e al di sopra dell'"occhio" sale una bella galleria a sezione circolare con lepareti coperte da depositi gessosi, che raggiunge un piccolo ambiente riccamente concrezionato conlunghi “capelli d'angelo" (+ 15 m, punto 22).Le pareti della caverna sono attraversate da numerose fratture variamente dirette. I sistemistrutturali principali sembrano avere giacitura N50-70dW (immersione verso N) e N-S o NNE-SSW(immersione 60-70dNE).Il concrezionamento assume forme diverse, con stalagmiti, concrezioni a cavolfiore e vaschettesul pavimento, stalattiti e colate calcitiche sulle pareti. Caratteristiche le bellissime stalattiti a spaghetto,che in una nicchia sul lato Nord della sala raggiungevano anche i due metri di lunghezza, ma che ormaisono state interamente distrutte. Nella sala, l'ingresso della luce, avvenuto nel 1967, ha dato inizio aldeterioramento del concrezionamento e allo sviluppo di muschio, che copre alcuni tratti di pavimentonelle zone piu' illuminate e piu' ricche di acqua di stillicidio.Il secondo pozzo e' addossato alla parete Sud della sala, alla fine dell'imbuto detritico, dove lapendenza diviene quasi verticale, la sezione orizzontale e' quasi circolare con un diametro di circa25 m. Dal ciglio Ovest la profondita' e' di 60 m, mentre dal ciglio Est, piu' comodo per la discesa, laprofondita' e' di 45 m fino alla sommita' del pendio detritico posto alla base del salto.La discesa del pozzo e' resa pericolosa dall'instabilita' del detrito che costituisce il ripido imbutosovrastante il pozzo, qualsiasi pietra che cada dalla volta e ogni oggetto gettato dall'imbocco vieneconvogliato nel P45. La calata nel pozzo e' resa ancora piu' rischiosa dalla franosita' di alcuni tratti dellepareti.La base del pozzo, circolare con diametro di 15 m, e' costituita da un pendio di detrito e blocchi,con quel che resta di frigoriferi, copertoni, motociclette ed altro di chiara provenienza esterna. Lagrande frana di fondo (-105) chiude ermeticamente la grotta.Non si osservano correnti d'aria. L'attivita' idrica e' limitata allo stillicidio in alcuni punti localizzatinel salone. Si e' constatato che di tanto in tanto avvengono crolli di blocchi dalla volta, infatti il fenomenoche ha portato all'apertura della cavita' e' da considerarsi tuttora attivo.
Rilievi presenti in Catasto. Fare richiesta alla Federazione per consultarli.
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