Numero Catasto
LA42
Provincia
Roma Capitale
Comune
Affile
Località
LOC.: IL PERTUSO - MONTE VERRA - VALLE CUPA -
Nome
IL PERTUSO
Altro nome
Pertuso di Roiate
Sistema Coordinate
WGS84
Strumento Misura
approssimate
Data Misura
2022-08-17
UTM [Lat(N), Lon(E), Fuso]
4639342, 338935, 33
Gradi Dec. [Lat(N), Lon(E)]
41.889608, 13.058577
Quota s.l.m.
0
Sviluppo planimetrico
100
Sviluppo spaziale
120
Data misura
2019-07-31
Dislivello Neg.
15
Dislivello Pos.
0
Dislivello Tot.
15
Data prima esplorazione
1849-01-01
Gruppi prima esplorazione
Nessun esploratore riportato.
Descrizione
NonPresente
Note
fonte
Le grotte del Lazio - I fenomeni carsici elementi della geodiversita - Edizioni ARP 2003 - G. Mecchia, M. Mecchia, M. Piro, M. Barbati
data
2003-01-01
itinerario
Da Olevano Romano si prende la strada per Bellegra, e poco prima di raggiungerla si svolta adestra al bivio per Roiate. Percorsi dopo 3,2 km, ad un nuovo bivio si prende la strada per Affile eSubiaco.Per raggiungere l'inghiottitoio: dopo 1,1 km dal bivio, appena superato un ponticello, siprende una stradina non asfaltata a sinistra, la si percorre per 300 m, poi si lascia la macchina esi prosegue scendendo nel campo sottostante e costeggiando il torrente che dopo 100 m si gettanell'inghiottitoio.Per raggiungere la risorgenza: dopo 600 m dal bivio si lascia la macchina presso un passo esi scende sulla sinistra seguendo un sentiero appena accennato. Percorsi un centinaio di metri, sidiscende il ripido versante terroso fino al letto del torrente, poi si risale il torrente, tra grandi massie vasche d'acqua, fino all'ingresso. Quando la grotta emette acqua puo' essere difficile risalire lecascatelle nel letto del torrente.
descrizione
E' un tipico traforo naturale, scavato dalle acque del Fosso Rio che alla sezione di imboccoconvoglia le acque di un bacino di circa 50 km 2 . Nei periodi di secca non c'e' scorrimento d'acqua nelfosso e nella grotta, dove rimangono solo alcune pozze, anche profonde. Le piene sono violente, comedimostrano i tronchi e i rifiuti incastrati sulle volte dei condotti.L'antro di ingresso dell'inghiottitoio, situato alla base di pareti alte 20-30 m, e' alto 3 m elargo 2 m, impostato su una frattura verticale orientata E-W, le sue dimensioni originarie sono statenotevolmente ridotte dalla costruzione di una diga in cemento. Sulla parete alla sinistra dell'ingresso sitrova un tratto di galleria delle stesse dimensioni dell'ingresso, interrata dopo alcuni metri, dalla qualeforse anticamente proveniva un affluente sotterraneo.Si scende subito il salto di 2 m creato dalla diga, fino alla base delle murature a secco checostituiscono le rovine di una diga piu' vecchia, sulle sponde di un profondo laghetto, aggirabiletenendosi sulla destra.Qui si trova una grande nicchia, anch'essa chiusa da muratura a secco, qui gli strati risultanoinclinati di 12d verso 300d-310d. Sulla verticale dello specchio d'acqua si nota l'ingresso superiore apozzo, che si apre a 8 m d'altezza, largo 4x3 m.Proseguendo al di la' del lago nella grande galleria iniziale, sulla destra si incontra subito unadiramazione con il pavimento terroso, dapprima in forte salita poi pianeggiante, lunga una ventina dimetri, larga 4 m e con altezza che diminuisce da 7 m fino a 1 m in fondo (punto 3).La galleria iniziale, con il fondo coperto da massi e ciottoli (ma anche da rifiuti), proseguerettilinea dall'ingresso per una cinquantina di metri, larga 5 m ed alta 8 m, fino ad un cambio repentinodi direzione (SSW, punto 4). Qui la sezione diviene piu' piccola (larghezza 2,5 m, altezza 4 m), si scendeun saltino di 1 m, seguito da una marmitta piena d'acqua facilmente aggirabile in regime di secca(canotto in inverno), e dopo una decina di metri la grotta compie un'ampia curva e (punto 6) torna adavere le dimensioni iniziali. Si cammina tra grandi sassi levigati dalle acque.Quasi alla fine di questo tratto un salto alto meno di 2 m (punto 11) immette in un'altra marmitta.D'estate, se l'acqua e' alta, si puo' passare in alto sulla sinistra, dove due brevi diramazioni chiudonocon sedimenti terrosi, mentre d'inverno per superare il lago che si forma puo' essere necessario ilcanotto.Si arriva quindi ad un'ampia curva a destra che forma un ambiente alto una quindicina di metri(Sala “dei Pipistrelli"), un grande pilastro che raggiunge il soffitto e' completamente ricoperto dacolate inattive. Sulla destra si puo' risalire una diramazione asciutta dal pavimento terroso, che saleripidamente per arrivare ad un terrazzo pianeggiante (punto 13) seguito da un paio di salette.Dalla sala “dei Pipistrelli" la galleria segue la frattura diretta verso 310d, la sezione si stringe,il soffitto si mantiene orizzontale (altezza 10-12 m), mentre il pavimento si inforra nella roccia viva eforma un gradino roccioso seguito da un profondo laghetto (d'inverno superabile con il canotto o intraversata su corda). In fondo alla galleria si intravede la luce esterna che penetra dalla risorgenza.Alla fine di questo tratto rettilineo (punto 18) la galleria prosegue piu' ampia lungo un'altrafrattura, quasi perpendicolare (orientata verso 215d), per 30 m fino all'uscita. In questo tratto sisuccedono brevi salti con alla base piccoli laghi, evitabili sfruttando un piano inclinato (strato inclinatodi 40d verso 230d) che scende ripido verso l'uscita formando una nicchia obliqua nella parete.L'imbocco della risorgenza e' una bella spaccatura alta una quindicina di metri e larga 2-3 m,situata alla base di una parete.Usciti all'esterno, si superano un toboga e qualche pozza, raggiungendo la sponda sinistradel torrente. Per tornare all'ingresso dell'inghiottitoio, si sale il ripido versante di sinistra fino araggiungere la strada asfaltata, poche decine di metri piu' in alto.
Rilievi presenti in Catasto. Fare richiesta alla Federazione per consultarli.
Ci sono foto presenti in Catasto. Fare richiesta alla Federazione per consultarle.