descrizione
L'imbocco e' una spaccatura a sezione leggermente curva, lunga 35 m, larga da 1 a 2 m,impostata su una frattura diretta circa N80dW con immersione media di 58d verso Nord, cioe' versol'interno del monte. La grotta e' una fenditura quasi perfetta: e' larga mediamente da 1,2 a 1,5 m,con pareti praticamente parallele, molto regolari, e inclinazione costante. La lunghezza si riduceleggermente nella parte mediana e aumenta in fondo fino ad una cinquantina di metri. La pareteinferiore costituisce uno scivolo a forte inclinazione (58d), coperto da uno spessore di concrezione eda detrito sabbioso, alcuni massi di crollo sono incastrasti fra le pareti. La parete a tetto e' piu' regolare,ed e' solcata da concrezioni a “fetta di prosciutto", che scendono lungo la linea di massima pendenza.E' presente un modestissimo stillicidio. La base del pozzo e' una spaccatura larga fino a 2,5 m, conil fondo costituito da detrito e blocchi, nel quale si mischiano ossa, rami di alberi, resti di precedentidiscese, il pavimento e' movimentato, a sali-scendi, con il punto piu' profondo (-90) sull'estremita'orientale (punto 6). All'incirca a meta' si trova una fessura larga meno di 30 cm e lunga un paio dimetri, che scende leggermente verso Nord, impraticabile.La grotta era ricca di concrezionamenti di alabastro, noti in epoca romana, quando venivanoestratti a fini commerciali. Ancora oggi sono ben visibili gli scalini scavati nella ripida parete a scivoloa formare un tracciato a zig-zag che conduce fino in fondo al pozzo. Quindi la morfologia dellaspaccatura e' stata sensibilmente modificata dalle operazioni di estrazione dell'alabastro.