Numero Catasto
LA38
Provincia
Roma Capitale
Comune
Tivoli
Località
Nome
VORAGINE DI MONTE SPACCATO
Altro nome
GROTTA GRANDE DI MONTE CALVO
Sistema Coordinate
WGS84
Strumento Misura
approssimate
Data Misura
2016-01-01
UTM [Lat(N), Lon(E), Fuso]
4645327, 318216, 33
Gradi Dec. [Lat(N), Lon(E)]
41.938982, 12.80716
Quota s.l.m.
0
Sviluppo planimetrico
0
Sviluppo spaziale
68
Data misura
2019-07-31
Dislivello Neg.
90
Dislivello Pos.
0
Dislivello Tot.
90
Data prima esplorazione
1922-04-09
Gruppi prima esplorazione
Nessun esploratore riportato.
Descrizione
NonPresente
Note
fonte
Le grotte del Lazio - I fenomeni carsici elementi della geodiversita - Edizioni ARP 2003 - G. Mecchia, M. Mecchia, M. Piro, M. Barbati
data
2003-01-01
itinerario
Da Tivoli si prende la strada per San Gregorio da Sassola. Dopo 2 km si prende la strada asinistra per la Casa di cura “Monte Ripoli", che porta, dopo circa 2 km, quasi sulla vetta di MonteCalvo. Lasciata la macchina, si raggiunge la vetta e si scende in direzione sud per 300 m verso ilPasso di Monte Arcese. Circa 200 m prima del passo, sul versante che guarda la pianura, si trovanodue spaccature parallele: quella posta a quota piu' alta e' il Pozzo di Monte Spaccato, la piu' bassa e' laVoragine (10 minuti di cammino).
descrizione
L'imbocco e' una spaccatura a sezione leggermente curva, lunga 35 m, larga da 1 a 2 m,impostata su una frattura diretta circa N80dW con immersione media di 58d verso Nord, cioe' versol'interno del monte. La grotta e' una fenditura quasi perfetta: e' larga mediamente da 1,2 a 1,5 m,con pareti praticamente parallele, molto regolari, e inclinazione costante. La lunghezza si riduceleggermente nella parte mediana e aumenta in fondo fino ad una cinquantina di metri. La pareteinferiore costituisce uno scivolo a forte inclinazione (58d), coperto da uno spessore di concrezione eda detrito sabbioso, alcuni massi di crollo sono incastrasti fra le pareti. La parete a tetto e' piu' regolare,ed e' solcata da concrezioni a “fetta di prosciutto", che scendono lungo la linea di massima pendenza.E' presente un modestissimo stillicidio. La base del pozzo e' una spaccatura larga fino a 2,5 m, conil fondo costituito da detrito e blocchi, nel quale si mischiano ossa, rami di alberi, resti di precedentidiscese, il pavimento e' movimentato, a sali-scendi, con il punto piu' profondo (-90) sull'estremita'orientale (punto 6). All'incirca a meta' si trova una fessura larga meno di 30 cm e lunga un paio dimetri, che scende leggermente verso Nord, impraticabile.La grotta era ricca di concrezionamenti di alabastro, noti in epoca romana, quando venivanoestratti a fini commerciali. Ancora oggi sono ben visibili gli scalini scavati nella ripida parete a scivoloa formare un tracciato a zig-zag che conduce fino in fondo al pozzo. Quindi la morfologia dellaspaccatura e' stata sensibilmente modificata dalle operazioni di estrazione dell'alabastro.
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