Numero Catasto
LA374
Provincia
Roma Capitale
Comune
Sant'Angelo Romano
Località
POGGIO CESI
Nome
SVENTATOIO I DI POGGIO CESI
Altro nome
Sistema Coordinate
WGS84
Strumento Misura
approssimate
Data Misura
2020-02-02
UTM [Lat(N), Lon(E), Fuso]
4656158, 312171, 33
Gradi Dec. [Lat(N), Lon(E)]
42.035041, 12.730833
Quota s.l.m.
0
Sviluppo planimetrico
180
Sviluppo spaziale
340
Data misura
2019-07-31
Dislivello Neg.
88
Dislivello Pos.
0
Dislivello Tot.
88
Data prima esplorazione
1962-01-14
Gruppi prima esplorazione
Speleo Club Roma
Descrizione
Frattura invasa da massi di crollo. Probabilmente di interesse archeologico.
Note
fonte
Le grotte del Lazio - I fenomeni carsici elementi della geodiversita - Edizioni ARP 2003 - G. Mecchia, M. Mecchia, M. Piro, M. Barbati
data
2003-01-01
itinerario
Da Montecelio si prende la strada per Sant'Angelo Romano. Dopo circa 2 km, arrivati incorrispondenza della valle fra i rilievi di Montecelio e Poggio Cesi, si prende una strada sterrata adestra e la si percorre per 500 m fino a trovare, sulla destra, un cancello chiuso da cui parte unastrada sterrata in salita per il Monte dell'Orazione (Poggio Cesi). La strada si trova all'interno di unaproprieta' privata con divieto di accesso, si deve quindi lasciare la macchina. Si risale lungo la strada,che segue una “Via Crucis", subito dopo la VII stazione, ad un bivio si gira a sinistra e si arriva ad unpasso. Gli ingressi della grotta si aprono sotto la paretina di roccia subito a sud del passo, a meno di10 m (20 minuti di cammino).
descrizione
(di Umberto Randoli)La grotta ha due ingressi distanti fra loro una dozzina di metri. L'imbocco principale (punto 1)e' un foro tra i massi di una frana, alto 2 m e largo 1,5 m, che immette in un pozzo di 7 m. Si atterra(punto 2) su una frattura larga un paio di metri, percorribile per circa 10 m.Alla base della discesa si trova una strettoia ad “L" nella frana, che conduce ad un piccoloambiente. Si scende un saltino di 6 m e si esce dalla frana. Poi uno scivolo (punto 3) porta allapartenza di un pozzo profondo 11 m.Dallo scivolo iniziano anche ambienti che si collegano con un altro pozzo agli ambientisottostanti.La grotta prosegue con un cunicolo che consente di bypassare la frana che ha ostruito la partesuperiore della frattura. Dopo pochi metri il cunicolo sbuca (punto 6) in un pozzo di 22 m, stretto eallungato, leggermente inclinato, che si allarga lievemente scendendo. Si atterra in una frattura (punto7). Andando verso NE si scende, senza necessita' di corde, un ripido scivolo profondo 25 m, fino apassaggi impraticabili (fondo, punto 9, -88). Andando, invece, verso SW si scende un saltino di 8 m,dalla cui base si possono risalire stretti cunicoli, che in breve diventano impercorribili.Nella grotta, in particolare nella saletta sotto il P11, sono stati rinvenuti in gran quantita'frammenti di ceramica che sono stati datati all'eta' del Bronzo, alcuni dei quali decorati con motivigeometrici, oltre a una lama di pugnale, spille e monili, e vari frammenti di ossa di animali. Il lavorodi scavo e catalogazione dei reperti e' stato effettuato dal GS CAI Roma in collaborazione con laSoprintendenza Archeologica.La temperatura misurata negli ambienti superiori della cavita' e' risultata di 18,9dC (T ROVATO ,1975). Nel periodo freddo dalla grotta fuoriesce aria calda che simula una fumata (C AMPONESCHI &N OLASCO , 1980).
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