Numero Catasto
LA340
Provincia
Frosinone
Comune
Ceccano
Località
PENDICI N.E. DI MONTE SISERNO
Nome
POZZO L'ARCARO
Altro nome
GROTTA DI COLLEALTO
Sistema Coordinate
WGS84
Strumento Misura
approssimate
Data Misura
2017-01-01
UTM [Lat(N), Lon(E), Fuso]
4601243, 358206, 33
Gradi Dec. [Lat(N), Lon(E)]
41.55029, 13.299825
Quota s.l.m.
0
Sviluppo planimetrico
350
Sviluppo spaziale
420
Data misura
2019-07-31
Dislivello Neg.
50
Dislivello Pos.
0
Dislivello Tot.
50
Data prima esplorazione
1952-09-27
Gruppi prima esplorazione
Nessun esploratore riportato.
Descrizione
NonPresente
Note
fonte
 
data
 
itinerario
Da Ceccano si raggiunge la Badia dei Padri Passionisti (circa 4 km); da qui si prende la strada a destra (via S. Paolo della Croce), e la si segue svoltando a destra ai due bivi successivi; ad un terzo bivio, dopo 1,7 km, si svolta a sinistra in via di Fontana del Gatto; dopo 1,4 km, costeggiati dei capannoni, ad un incrocio si prende la strada sterrata a destra che termina dopo 100 m presso una fontana, dove si lascia la macchina. Si imbocca la traccia di sentiero che parte sopra la fontana e risale i prati verso la montagna, raggiungendo dopo una cinquantina di metri uno sperone alla cui base si trova una captazione. Si entra in un groviglio di erbe alte e rovi dove il sentiero si intuisce, e dopo una cinquantina di metri si sbuca in una mulattiera che costeggia la base del Monte Siserno. Si prosegue verso destra (NW); la mulattiera ormai in disuso è in molti tratti completamente invasa da rovi. Dopo un centinaio di metri si arriva ad una recinzione: la si costeggia per 180 m tenendosi sempre sulla mulattiera. La grotta si trova alla base di una paretina sulla sinistra, ad una ventina di metri dalla recinzione (20 minuti di cammino).
descrizione
L’ingresso inferiore (punto A’), impostato su una frattura subverticale orientata N-S, è alla base di una parete alta una decina di metri; in basso la frattura si allarga in un antro a sezione triangolare, alto 2 m e largo 1,8 m alla base. Una breve galleria (5 m), forse artificiale, porta ad un foro (alto 1 m e largo 70 cm) sulla parete interna della grotta, che, con un salto di 6 m, si affaccia in una spaccatura. Una forte corrente d’aria attraversa l’ingresso. La spaccatura, come tutta la grotta, si sviluppa lungo fratture parallele orientate N40°W e immergenti di 75° verso NE. Gli strati immergono di 20° verso SW. Verso l’alto la spaccatura è in comunicazione con l’esterno (P19, ingresso naturale, punto A). Sceso il salto di 6 m, si atterra nei pressi della sommità di uno scivolo detritico nella spaccatura, che qui è larga un paio di metri. Risalendo si raggiunge dopo una ventina di metri il termine della galleria. Scendendo, invece, il ripido pendio, dopo una ventina di metri si trova un primo bivio (punto B): a sinistra si può proseguire verso il vecchio fondo senza l’ausilio della corda, a destra è consigliabile il suo uso su un salto di 7 m. Continuando il percorso di sinistra, si raggiunge il fondo dello scivolo dopo una ventina di metri (punto C). Qui si imbocca sulla destra un basso cunicolo in salita, che dopo una decina di metri porta in una saletta con cristalli (punto M). La saletta è impostata su una frattura parallela a quella dello scivolo, ed è raggiungibile anche scendendo il pozzetto da 7 m precedentemente nominato. Dalla saletta si prosegue verso SE, scendendo un pozzo profondo 8 m. Dalla base (punto L) si prosegue per una serie di saliscendi lunga una cinquantina di metri (“fondo vecchio”, -52). Da qui (punto I) con una risalita di 15 m si arriva nei “rami nuovi superiori”. Ancora una risalita di 6 m porta alla sala “delle Allieve” (punto E). Per arrivare nello stesso posto si può, nella galleria d’ingresso (punto C), risalire la spaccatura per 4 m, quindi con una seconda risalita di 14 m ed una lunga ed esposta traversata verso sinistra, si raggiunge la sommità di uno stretto P20 (punto D). Sceso il pozzo si percorre un tratto di meandro lungo una trentina di metri, e ci si trova alla base della risalita da 6 m. Dalla sala “delle Allieve” si può proseguire per il ramo “di Brass” (Punto H) lungo 60 m (molto belle una saletta ed alcune concrezioni laterali), oppure salire verso la sala “delle Radici”. Per quest’ultimo itinerario si passa attraverso uno stretto pertugio verticale, raggiungendo una sala che comunica in basso con quella “delle Allieve”. Ancora una risalita di 11 m porta alla sala “delle Radici” (alla stessa quota dell’ingresso superiore) e da qui nella diaclasi laterale (“Piano 2° Superiore”; punto G); scendendo in quest’ultima (P13) si possono osservare belle formazioni calcitiche sia sotto forma di cristalli che di altre concrezioni (particolarmente interessanti sono le stalattiti e le stalagmiti non in asse, che sembrano indicare un dinamismo in atto nella cavità).
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