Numero Catasto
LA331
Provincia
Viterbo
Comune
Ischia di Castro
Località
SBOCCO FOSSO STROZZAVOLPE CON IL FIORA
Nome
GROTTA MISA
Altro nome
Sistema Coordinate
WGS84
Strumento Misura
approssimate
Data Misura
2016-12-02
UTM [Lat(N), Lon(E), Fuso]
4708567, 715909, 32
Gradi Dec. [Lat(N), Lon(E)]
42.499351, 11.627601
Quota s.l.m.
0
Sviluppo planimetrico
119
Sviluppo spaziale
137
Data misura
2019-07-31
Dislivello Neg.
24
Dislivello Pos.
0
Dislivello Tot.
24
Data prima esplorazione
1957-06-01
Gruppi prima esplorazione
Gruppo Speleologico Sabino
Descrizione
Inghiottitoio temporaneo. Si accede da un portale largo 10 m e alto 3 m, ingombro di massi. Si scende per 5 m tra i massi, entrando in una sala di 10 m di diametro.
Note
La grotta è scavata nel travertino.
fonte
Le grotte del Lazio - I fenomeni carsici elementi della geodiversita - Edizioni ARP 2003 - G. Mecchia, M. Mecchia, M. Piro, M. Barbati
data
2003-01-01
itinerario
Dalla S.S.Aurelia al km 107,5 si prende la SS 312 per Canino. Dopo 5,8 km si svolta a sinistra in direzione della Cartiera (Industria Cartaria Lucchese Ponte Sodo), la si supera e, dopo 13,1 km, si imbocca una strada a sinistra senza indicazioni, che va a Manciano (GR) e che dopo poco diventa sterrata. Dopo 5,7 km si imbocca una strada bianca a sinistra, al bivio dopo 1,9 km si prosegue dritti per circa 1 km fino ad un cancello, di solito aperto, presso il quale si lascia la macchina. Si prosegue a piedi per 200 m attraversando il prato a destra della strada, (in direzione NE) fino ad incontrare il solco del torrente che si getta nella grotta, l’imbocco è poco visibile perché nascosto dai rovi, e si trova in un terreno privato recintato.
descrizione
Si tratta di un inghiottitoio temporaneo a cui si accede da un portale largo 10 m e alto 3 m, ingombro di massi. Si scende per 5 m tra i massi, entrando in una sala di 10 m di diametro. La grotta è scavata nel travertino, le cui bancate sembrano inclinate di 35° verso 170°. Sulla destra della sala parte un ramo ascendente lungo circa 10 m (punto 4), interrotto da una strettoia. In fondo alla sala, un altro salto di 5 m, superabile sulla sinistra senza attrezzature, porta in una galleria meandriforme lunga circa 50 m, alta mediamente 2,5 m e con il fondo a marmitte scavato dal torrente. A metà della galleria sulla parete di destra, si può risalire un saltino di 2 m che prosegue con uno stretto cunicolo largo 40 cm e lungo 5 m, che porta ad un secondo ingresso molto stretto (40 x 50 cm, punto 11). Riprendendo la discesa della galleria principale, si arriva in breve nella sala “dei Pipistrelli Agitati” riempita da un conoide di depositi argillosi scavati alla base dal torrente. Si prosegue quindi in un basso cunicolo (alto meno di 1 m) con il fondo fangoso, che si interra progressivamente fino a diventare impraticabile dopo 10 m (punto 18). Fino a pochi anni fa questo cunicolo era superabile in quanto non completamente colmato dai sedimenti, e dava accesso alla saletta “del Guano” e ad un nuovo cunicolo basso che chiudeva in strettoia. Nel periodo invernale si avverte una corrente d’aria con flusso diretto dal secondo ingresso verso quello principale.
Rilievi presenti in Catasto. Fare richiesta alla Federazione per consultarli.
Ci sono foto presenti in Catasto. Fare richiesta alla Federazione per consultarle.