Numero Catasto
LA288
Provincia
Rieti
Comune
Pescorocchiano
Località
LOC.: LA PORTELLA
Nome
GROTTA DI VAL DI VARRI
Altro nome
Sistema Coordinate
WGS84
Strumento Misura
approssimate
Data Misura
2022-08-18
UTM [Lat(N), Lon(E), Fuso]
4672737, 346301, 33
Gradi Dec. [Lat(N), Lon(E)]
42.191692, 13.138562
Quota s.l.m.
0
Sviluppo planimetrico
0
Sviluppo spaziale
1200
Data misura
2019-07-31
Dislivello Neg.
115
Dislivello Pos.
0
Dislivello Tot.
115
Data prima esplorazione
1929-01-01
Gruppi prima esplorazione
Nessun esploratore riportato.
Descrizione
NonPresente
Note
fonte
Le grotte del Lazio - I fenomeni carsici elementi della geodiversita - Edizioni ARP 2003 - G. Mecchia, M. Mecchia, M. Piro, M. Barbati
data
2003-01-01
itinerario
Dall'uscita di Tagliacozzo dell'autostrada A24 Roma-L'Aquila (solo dae per Roma, chi arriva dall'Abruzzo deve uscire a Carsoli) si percorrono 1,8km fino a raggiungere la S.S. Tiburtina: si prosegue a destra verso Carsoli,e dopo circa 1 km si prende la strada a destra che, attraversando i paesidi Pietrasecca e Tufo, raggiunge Leofreni (10 km). Poco prima del paesesi prende la strada a destra, che scende nella valle (cartello turistico).Dopo circa 1 km, una stradina asfaltata sulla sinistra porta al torrente. Silascia la macchina e si percorre il sentiero turistico che porta all'ingresso.Attualmente (2003) la cavita' non e' accessibile a causa dei lavori direalizzazione del percorso turistico, ancora in corso.
descrizione
Il tratto iniziale della grotta e' stato interessato dai lavori per losfruttamento turistico della cavita', avviati nel 1992. Nel testo che seguesi descrivono gli ambienti sotterranei cosi' come erano precedentementealle opere, che hanno modificato l'originaria morfologia dei luoghi e hannocreato nuovi percorsi di visita.Il corso d'acqua della Val di Varri raccoglie le acque di un bacinochiuso esteso circa 23 km 2 , e dopo aver attraversato una breve forraalla base del versante meridionale di Monte S. Angelo scompare in unmaestoso inghiottitoio. Nei mesi estivi la portata del torrente di superficiepuo' praticamente annullarsi.L'ingresso e' localizzato alla base di una parete calcarea. La grandiosanicchia, creata per crolli successivi, e' uno strapiombo alto circa 30 m elargo altrettanto. Alla base della parete, il letto del torrente, ingombro digrossi massi di crollo, e' bruscamente interrotto da una bella cascata di 12m, quindi le acque si inoltrano nella grande galleria dell'inghiottitoio (larga6-7 m e alta 6-10 m). Sulla parete di fronte alla cascata e' visibile l'ingressodi un'ampia caverna (“Grotta Superiore"), ora fossile, poco al di sotto delciglio della cascata (percorso turistico).Dalla base della cascata, le acque percorrono uno scivolo lungocirca 40 m, impostato sugli strati orientati N40dE con immersione 30dNW.La grotta arriva ad una sala ingombra di blocchi che termina in un lago(“dei Rospi"). Le acque del lago defluiscono tramite un sifone. Salendouna ripida e ampia (10 m) galleria a sinistra, e' possibile raggiungere laGrotta Superiore.A destra della cascata d'ingresso, si entra in una nicchia piu' piccolae, tramite un basso passaggio (punto 8), si entra in una sala (15x15 m),con alcune concrezioni e con un pavimento in discesa ingombro di massiricoperti di concrezione. Sul lato opposto all'ingresso nella sala, attraversouna fessura larga 1 m, si scende un salto profondo 11 m, a mammellonistalagmitici, giungendo alla sommita' di una grande galleria, inizialmentelarga una dozzina di metri, alta 6-8 m, che scende ingombra di grandimassi di crollo. Dopo un tratto di circa 70 m la pendenza aumenta e conuna scarpata ripidissima si giunge al letto di un corso d'acqua. Su questascarpata confluisce da destra una seconda ed ampia galleria, sempre inforte pendenza, determinando una larghezza totale dell'ambiente di 30 m,con un'altezza della volta di 20 m.Arrivati in fondo alla galleria, ci si trova alla base di una cascata alta7 m, e sopra una cascata alta 3 m.La cascata superiore e' aggirabile evitando di scendere completamentela galleria principale ed entrando, a sinistra, in quella secondaria, a montedel salto (punto 27). Questa galleria (ramo “delle Rapide") puo' essererisalita per una cinquantina di metri, superando alcune modeste rapide epiccole cascate, fino ad un lago di risorgenza (“dei Girini"). La direzione diquesto ramo lascia supporre che le acque qui sgorganti provengano dallago “dei Rospi". In base al rilievo, il lago “dei Rospi" e quello “dei Girini",risulterebbero separati da un tratto lungo 30 m con un dislivello di 8 m.Proseguendo, invece, dal fondo della galleria principale nel sensodella corrente, il corso d'acqua scende due cascate, alte 3 e 5 m,gettandosi in un lago (“del Bottino"). Una grande galleria, larga 5 m, conalcune rapide, porta dopo una cinquantina di metri su un salto di 5 m, conalla base il lago “della Lampada".Da qui al fondo la cavita' non presenta piu' brusche rotture dipendenza e il corso normale delle acque e' interrotto solo da modesti scivolie gradini di lago in lago, scendendo un dislivello di 23 m su un percorsodi circa 650 m. La galleria, che avanza complessivamente da ovest versoest, presenta una planimetria spezzata secondo le direzioni appenninica(NW-SE) ed antiappenninica (NE-SW). Le sezioni trasversali della galleriasono condizionate dalla pendenza degli strati verso nord, con inclinazionedi circa 30d, che ha anche favorito lo spostamento del corso d'acqua sullato sinistro della galleria stessa.Dal lago “della Lampada" dopo 80 m di galleria si raggiunge unnuovo grande lago (“della Bussola"). A meta' di questo tratto si supera unponte di roccia, che sovrasta un piccolo saltino.In corrispondenza del lago della Bussola, lungo 25 m, la volta siabbassa fino a 50 cm dalla superficie dell'acqua.Poco prima di questo lago, sulla destra, parte un ramo secondario(punto 41), che si sviluppa per circa 200 m, con una strettoia nel trattoiniziale, oltre la quale si raggiunge una sala (punto 130). Da qui una risalitadi 20 m (punto 131) porta ad un ramo superiore.Dopo il lago della Bussola si entra in un'ampia sala e, sceso unsalto di 4 m, l'acqua si infila in un condotto basso e largo (punto 50). Laprosecuzione piu' comoda e' una grande galleria fossile (larga quasi 20 me alta 4 m), a cui segue la galleria “delle Vaschette", per complessivi 100m, fino a raggiungere nuovamente il corso d'acqua (punto 57). L'acquaproviene da un condotto percorribile per una sessantina di metri fino adun sifone (punto 58).Dal punto 57 di incontro delle due gallerie si prosegue verso NE nella“Grande Galleria Piana", dove il soffitto si alza fino a 8 m, e dopo 70 m,con una brusca curva verso SE, si entra nella galleria “Ogivale", alta 3 m.Percorsi 60 m si giunge sulle rive del lago “della Diramazione" (dal lago,una ramo lungo un centinaio di metri confluisce dalla destra). Da questospecchio d'acqua fino al lago successivo (“del Gomito"), si percorre per150 m l'ampia galleria, superando anche una piccola rapida, una brevediramazione (50 m) si lascia a sinistra.Si procede ancora per un centinaio di metri, sempre in una grandegalleria, e si arriva al lago-sifone “terminale" (-120). A meta' di quest'ultimotratto (punto 88) si sale uno scivolo che porta in un ramo asciutto, grandee ben concrezionato. Percorsi 120 m in leggera salita si arriva ad unabiforcazione (punto 101).Proseguendo verso destra, dopo 50 m si arriva (punto 105) sopraun pozzo profondo una decina di metri che, con pareti verticali, si gettain un lago chiuso. La quota di questo lago dovrebbe corrispondere allaquota del lago-sifone terminale, anche se il rilievo mostra una differenzadi 10 m.Se, invece, dal punto 101 ci si inoltra verso sinistra, il ramo(“dell'Acqua Ferma") prosegue in piano per un centinaio di metri. Pocoprima dell'ultimo lago di questa diramazione, si risale sulla sinistra unacolata calcitica (punto 110) in cima alla quale una strettoia da' accessoad una galleria lunga circa 150 m che, con un passaggio basso, immettenel grandioso salone “Giulio Verne", molto alto, lungo circa 120 m e largouna trentina di metri, molto concrezionato, con colonne stalagmitiche. Nel salone si trova anche un pozzo profondo una ventina di metri, che termina in una saletta chiusa. Vicinoall'ingresso del salone, a destra, strisciando sotto delle fragili concrezioni, parte il ramo “Ibiza" lungocirca 90 m, che chiude con un laghetto (punto 119).
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