Numero Catasto
LA281
Provincia
Roma Capitale
Comune
San Gregorio da Sassola
Località
VERSANTE NORD DI COLLE DELLA VENTROSA (SBAGLIATO, VEDERE IN CARTA)
Nome
POZZO DELLA VENTROSA
Altro nome
Sistema Coordinate
WGS84
Strumento Misura
approssimate
Data Misura
2008-01-01
UTM [Lat(N), Lon(E), Fuso]
4644881, 326910, 33
Gradi Dec. [Lat(N), Lon(E)]
41.936922, 12.912097
Quota s.l.m.
0
Sviluppo planimetrico
0
Sviluppo spaziale
56
Data misura
2019-07-31
Dislivello Neg.
74
Dislivello Pos.
0
Dislivello Tot.
74
Data prima esplorazione
1957-03-10
Gruppi prima esplorazione
Nessun esploratore riportato.
Descrizione
NonPresente
Note
18, 18 -- COORD. MODIFICATE (G. MECCHIA - 1986); coord. UTM WGS 84, E. Abbazia 2009.
fonte
Le grotte del Lazio - I fenomeni carsici elementi della geodiversita - Edizioni ARP 2003 - G. Mecchia, M. Mecchia, M. Piro, M. Barbati
data
2003-01-01
itinerario
Da Tivoli si prende la strada per San Gregorio da Sassola. Poco prima di entrare in paese, ad unbivio prima di un ponte che attraversa la valle, si prende la strada a sinistra per il Convento di SantaMaria Nuova. Percorsi 1,1 km si arriva alla confluenza di cinque strade, si prosegue dritto sulla stradaasfaltata per 500 m circa, fino ad uno sbarramento costituito da un cancello, generalmente chiuso.Superato il cancello, si prosegue per la strada, dapprima asfaltata, poi sterrata, per 5,5 km giungendocosi' ad un bivio, qui si gira a destra e si percorrono ancora 1,6 km di strada sterrata, fino a notaresulla sinistra il recinto che racchiude la grotta, presso la quale si trova anche una lapide in memoria diuna speleologa deceduta nel 1961 precipitando nel pozzo.
descrizione
(di Pier Leonida Orsini)La parte sommitale della fessura che costituisce la grotta e' stataintercettata durante i lavori di scavo del tunnel. Ancora oggi l'accesso allagrotta avviene obbligatoriamente attraverso il tunnel artificiale (il cui imboccoe' ingombro di rifiuti), ormai abbandonato e facilmente accessibile.A partire dal 1992, anno della scoperta da parte degli speleologi, lagrotta e' stata oggetto di diverse centinaia di visite.Un'analisi delle acque, effettuata nel 1995 (GSGM), ha rilevato uninquinamento microbiologico, che appare scontato, data la localizzazioneprettamente urbana della cavita'.140Al bordo della strada, recintato, si apre il pozzo iniziale, profondo 20 m, con imbocco di formaellissoidale con lunghezza degli assi rispettivamente di 1,5 m e 2 m. Dopo circa 5 m di discesa ungrosso masso incastrato fra le pareti rimane a lato della linea di calata. La parete nord del pozzo e'coperta da uno strato di muschio per almeno 10-15 m di verticale. Dalla base del P20 si prosegue inuno scivolo (punti 2-6) che supera un dislivello di 18 m con inclinazione massima di 65d. Il pavimentodello scivolo e' coperto da uno strato di fango e vegetazione e da rifiuti, la forma e' quella classica acanyon, leggermente svasata verso l'alto. La volta si trova ad altezze dal fondo variabili tra circa 3e 10 m. Allo scivolo segue il P16 finale. La sala alla base di questo pozzo ha una forma allungatae pavimento in pendenza verso SE mentre verso NW si stende quasi in piano. Il fondo della sala e'letteralmente tappezzato di rifiuti e di ossa. L'altezza della sala supera in alcuni punti il dislivello delP16, mettendo cosi' in collegamento il soffitto con la parte superiore del meandro (scivolo). VersoSW il pendio conduce ad un portale alto 1,6 m oltre il quale si trova una piccola sala dal fondocompletamente allagato (-59), dall'alto un camino si immette nella saletta.Gli strati, misurati sia nella sala terminale che lungo lo scivolo, sono inclinati di 35-40d verso SW.Tutta la grotta sembra impostata essenzialmente su due fratture, una in direzione appenninica e l'altra,quella dello scivolo, ad essa perpendicolare.La grotta e' abbastanza concrezionata con crostoni sulle pareti, soprattutto nell'ultimo tratto. E'stata notata una colonia di chirotteri ed altri animali (insetti).
Rilievi presenti in Catasto. Fare richiesta alla Federazione per consultarli.
Foto non presenti.