descrizione
Si tratta di un'antica grotta litoranea che, come tante altre che siaprono lungo la ripida costa del Circeo, ha subito le conseguenze delleoscillazioni del livello del mare nel Quaternario. All'epoca dell'aperturaartificiale dell'ingresso, la grotta risultava in parte colmata da riempimentifossili, l'apertura originaria, probabilmente a forma di antro, e' stataostruita in epoca storica da una frana, che ha salvato le testimonianzedella frequentazione preistorica.Con i lavori di scavo del 1939, successivi alla scoperta della cavita',venne realizzato uno stretto cunicolo lungo 5 m. L'attuale ingressoturistico, scavato nel deposito detritico antistante la grotta, e' una brevegalleria artificiale chiusa da un cancello, che si affaccia su una prima sala di dimensioni 8,5x6,5 m e altezza al centro di 3,5 m, mentre ai lati il soffittosi abbassa notevolmente. Il percorso turistico transennato non consente lalibera circolazione nelle sale.Sulla sinistra, attraverso un passaggio ad arco nel quale bisognachinarsi, si passa nel secondo vano della grotta (“Antro dell'Uomo"). Sitratta di una sala di forma allungata: a sinistra, in una piccola saletta, si trova un laghetto di stillicidio ed alcune stalagmiti, a destra vi e' unasala di 4x5,5 m, alta 1,8 m. In questa sala fu rinvenuto il cranio di Homoneandertalensis (quello attualmente visibile e' una copia, mentre l'originalesi trova all'Istituto di Antropologia dell'Universita' di Roma “La Sapienza").Il pavimento era ricoperto da ossa di animali rivestite di concrezione, gliscavi misero in luce industrie paleolitiche e altre ossa umane. L'ambienteconserva un raro esempio di paleosuolo del Musteriano.