Numero Catasto
LA1334
Provincia
Latina
Comune
Spigno Saturnia
Località
Cima dello Stretto
Nome
CIAUCA DI CESA GLIU VICCIU
Altro nome
Sistema Coordinate
WGS84
Strumento Misura
approssimate
Data Misura
2010-01-01
UTM [Lat(N), Lon(E), Fuso]
4575618, 388654, 33
Gradi Dec. [Lat(N), Lon(E)]
41.324352, 13.669524
Quota s.l.m.
0
Sviluppo planimetrico
135
Sviluppo spaziale
214
Data misura
2019-07-31
Dislivello Neg.
105
Dislivello Pos.
0
Dislivello Tot.
105
Data prima esplorazione
1982-01-01
Gruppi prima esplorazione
Gruppo Speleologico Trivio Maranola
Descrizione
l’ingresso della grotta si apre con un pozzo a cielo aperto all’interno di una piccola dolina. La cavità si sviluppa lungo una grande diaclasi orientata N30°E. Inizia con una profonda verticale di 55m, alla cui base una risalita di 8m conduce ad un successivo salto di 32m. La discesa continua superando una serie di saltini ravvicinati, tutti impostati lungo la frattura genitrice, fino al fondo della grotta costituito da una fessura impraticabile, alla profondità di 105m rispetto all’ingresso. Un secondo ramo, con possibili fronti esplorativi, è stato parzialmente esplorato traversando sulla sommità il P.32. La grotta si comporta da ingresso meteo alto e in estate è percorsa da una sensibile corrente d’aria in entrata.
Note
fonte
Le grotte del Lazio - I fenomeni carsici elementi della geodiversita - Edizioni ARP 2003 - G. Mecchia, M. Mecchia, M. Piro, M. Barbati
data
2003-01-01
itinerario
Da Formia si raggiunge Maranola, quindi si attraversa il paeseprendendo la strada che sale al Monte Redentore. Dalle ultime casedel paese si prosegue su una stradina asfaltata che sale rapidamente.Seguendo la strada principale, che ad un certo punto diventa sterrata,dopo circa 11 km una sbarra impedisce di proseguire, si lascia la macchinae si continua sulla strada per 500 m raggiungendo Fontana Canali. Da quiun comodo sentiero che parte sulla destra della fontana porta al M. S.Angelo, dalla sella prima della vetta, si risale in direzione Nord la crestache raggiunge prima il M. Campetelle e poi il M. Petrella. Dalla cima del M.Petrella si scende per 150 m di dislivello, seguendo la cresta NE. La grottasi trova sulla cresta, nel punto evidente in cui questa cambia pendenza ediventa una sella (1 ora e 10 minuti).
descrizione
(informazioni di Aldo Zambardino)Il pozzo d'ingresso, che si apre all'interno di una dolina circolaredi 5 m di diametro, ha un imbocco di 4x1,5 m ed e' profondo 55 m. Laparte superiore del pozzo e' fusiforme, verso il basso il pozzo si allargaprogressivamente fino ad avere un'ampiezza di 6x8 m a -20. Dopo i 30 mdi profondita', il pozzo assume la morfologia di imponente diaclasi (fratturaN30dE) con un'estensione orizzontale di oltre 40 m. La diaclasi si allarga,scendendo, fino ad avere una larghezza massima di 6 m al fondo del pozzo(punto 5).Al fondo, la parte piu' larga della diaclasi (tratto 5-7) forma una salalunga 24 m ingombra di massi di crollo e detriti. In direzione 30d la diaclasiprosegue con una fessura lunga una dozzina di metri e larga inizialmente 1m, poi sempre piu' stretta e con il pavimento formato da un piano fangosoorizzontale.Dalla parte opposta della sala si risale prima un accumulo difrana, poi una paretina di 8 m e infine, a destra, di nuovo dei blocchi(complessivamente 16 m dal fondo del P55), raggiungendo la sommita'(punto 10) di un pozzo di 32 m. Proseguendo oltre l'imbocco del P32,tra i massi, si raggiunge (punto 20) la sommita' di un pozzo di 25 m(attualmente in esplorazione).La partenza del P32 e' tra grandi blocchi di roccia incastrati. Il pozzoe' largo 5x3 m e diventa un po' piu' stretto verso la meta', in prossimita' diuna cengia franosa. Il pozzo e' impostato sulla stessa frattura del P55.Al fondo si supera una strettoia (allargata artificialmente, punto14) oltre la quale si scende in uno stretto passaggio tra blocchi di frana(pozzetto profondo 5 m) e si arriva al termine delle esplorazioni del 1982(punto 18, -80): una saletta ampia 3x4 m con tracce di riempimenti difango.Qui inizia una stretta fessura verticale (P3) forzata recentemente(tratto non rilevato con strumentazione). La fessura immette in un saltinodi 5 m seguito da uno di 8 m, entrambi con il soffitto inclinato di circa 45d.Alla base del P8 l'acqua si incanala in una nuova fessura, ma, tramite unforo (anch'esso disostruito), poco piu' alto del fondo si entra in un altroambiente costituito da un camino dal quale arriva un nuovo rivolo d'acqua.I due torrentelli spariscono in una fessura impraticabile sul pavimento, chepone termine alla grotta (punto 19, circa -105). In inverno dalla fessurasoffia una corrente d'aria.
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