Numero Catasto
LA1289
Provincia
Viterbo
Comune
Caprarola
Località
Monte Venere
Nome
POZZO DEL DIAVOLO
Altro nome
Grotta di Monte Venere
Sistema Coordinate
WGS84
Strumento Misura
approssimate
Data Misura
2020-06-01
UTM [Lat(N), Lon(E), Fuso]
4691624, 267780, 33
Gradi Dec. [Lat(N), Lon(E)]
42.342227, 12.180959
Quota s.l.m.
0
Sviluppo planimetrico
47
Sviluppo spaziale
53
Data misura
2019-07-31
Dislivello Neg.
8
Dislivello Pos.
0
Dislivello Tot.
8
Data prima esplorazione
1996-03-03
Gruppi prima esplorazione
Speleo Club Roma,Associazione Speleologica Romana '86
Descrizione
Grotta di origine vulcanica. Pozzo di circa 8 metri con sala di crollo.
Note
fonte
Le grotte del Lazio - I fenomeni carsici elementi della geodiversita - Edizioni ARP 2003 - G. Mecchia, M. Mecchia, M. Piro, M. Barbati
data
2003-01-01
itinerario
Dalla piazza centrale di Ronciglione (piazza Vittorio Emanuele) sisegue la via Cassia in direzione Viterbo. Dopo 2,5 km si imbocca unastradina a sinistra. Percorsi 200 m, ad un bivio si svolta a destra. Siprosegue per 3,4 km sulla strada che costeggia il lago, fino ad un incrociopresso una cabina elettrica, dove si svolta a destra e, percorsi 700 m,ad un ulteriore bivio si svolta a sinistra. Ancora 2,2 km e si raggiunge ilparcheggio di un'area attrezzata per picnic, dove si lascia la macchina.A piedi, si attraversa la strada e si prende il sentiero che risale ilversante verso SW. Il sentiero e' segnalato da cippi in pietra e porta ad unasella fra due delle tre cime di Monte Venere, dalla sella si sale alla vettadi sinistra (Sud). Dal centro del piano sommitale della vetta si prosegueverso SW, una trentina di metri piu' in basso sul versante si trova l'imboccorecintato della cavita' (40 minuti di cammino).
descrizione
Si tratta dell'unica grotta del Lazio attualmente nota nelle roccevulcaniche. L'ambiente sotterraneo, infatti, deve essersi originato persvuotamento della massa lavica (lave tefritico-fonolitiche).L'imbocco della cavita' e' un foro con larghezza di 5 m. Si entra dalpunto piu' basso lungo l'orlo, scendendo in arrampicata un saltino di 3 m eraggiungendo un terrazzo che sovrasta un grande salone.Il salone ha una forma irregolare con larghezza massima di 20 me altezza fino a 5 m. Il pavimento, in discesa verso Ovest, e' costituito dagrandi blocchi crollati dalla volta, con le dimensioni massime di un cubo di3 m di lato. Le pareti e la volta del salone sono lisce e di colore scuro, connumerose fratture in tutte le direzioni.I grandi blocchi isolano alcuni piccoli ambienti sottostanti.Sul lato NE del salone e' presente una breve diramazione: si risalesu massi entrando in un foro di 60-70 cm che dopo 5 m porta alla basedi un piccolo camino, in inverno una forte corrente d'aria percorre ladiramazione in direzione del salone. Poco piu' in basso rispetto a questadiramazione se ne trova una seconda, che risale a scivolo per una decinadi metri. I camini delle diramazioni sembrano corrispondere a due piccoliavvallamenti all'esterno.Modesti stillicidi scendono dalle pareti nei periodi umidi.Nella grotta furono rinvenuti tra il terriccio ed i massi di crollonumerosi frammenti di vasi la cui tipologia, data l'originalita' dei pezzirinvenuti, fu definita “aspetto di Monte Venere". Per questo sito sonostate eseguite numerose analisi al C14 per stabilire l'eta' assoluta deglistrati. I risultati di queste datazioni collocano l'aspetto di Monte Venere trala seconda meta' del V e gli inizi del IV millennio a.C. (DELPINO & FUGAZZOLADELPINO, 1980).
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