Numero Catasto
LA1086
Provincia
Rieti
Comune
Rocca Sinibalda
Località
750 METRI N.N.E. DI CASE FALEOTTI
Nome
POZZO PANFILO
Altro nome
POZZO DELLA COSTA
Sistema Coordinate
WGS84
Strumento Misura
approssimate
Data Misura
2008-01-01
UTM [Lat(N), Lon(E), Fuso]
4684318, 327735, 33
Gradi Dec. [Lat(N), Lon(E)]
42.292056, 12.91041
Quota s.l.m.
0
Sviluppo planimetrico
25
Sviluppo spaziale
85
Data misura
2019-07-31
Dislivello Neg.
60
Dislivello Pos.
0
Dislivello Tot.
60
Data prima esplorazione
1978-04-12
Gruppi prima esplorazione
Associazione Speleologica Romana
Descrizione
NonPresente
Note
fonte
Le grotte del Lazio - I fenomeni carsici elementi della geodiversita - Edizioni ARP 2003 - G. Mecchia, M. Mecchia, M. Piro, M. Barbati
data
2003-01-01
itinerario
Al km 64 della S.S. 4 Salaria, si esce allo svincolo per Rocca Sinibalda. Dopo 3,7 km si prende asinistra la S.P. Turanense. Dopo 3,9 km, superato un fontanile sulla sinistra, si svolta a sinistra per lalocalita' “Torricchia". Si segue la stretta strada asfaltata per 900 m in salita, e quindi si imbocca unastrada sterrata a destra. Dopo 200 m si lascia la macchina presso un bivio con un'altra sterrata sulladestra, in cattive condizioni (quota 695 m).Si scende a piedi per la strada di destra per 450 m fino ad una radura, oltre la quale la stradaprosegue diventando un largo sentiero (quota 665). Il sentiero scende lentamente lungo una cresta,poi piega a destra, qui lo si lascia e si prosegue dritti in un sentiero piu' stretto, sempre lungo la cresta.Dopo 35 m si incontra una grande roccia sulla sinistra (il “Ripone", q. 635). Dopo altri 20 m si lasciail sentiero per prenderne uno meno evidente a destra. Si scende per il sentiero a zig-zag, a volteridotto a semplice traccia, fra rovi e sottobosco piuttosto fitto, fino ad intersecare un nuovo sentieroabbastanza evidente, che taglia orizzontalmente il versante (quota 550). Da qui si prosegue versosinistra, in piano, per 50 m. Poi si supera un filo spinato e si scende sulla destra in un nuovo sentierino.Dopo una quindicina di metri si raggiunge una radura. La si attraversa scendendo verso l'estremita'sinistra (NE), oltre la quale, dopo 5 m, si apre l'ingresso del pozzo, su un ripido versante a pochi metrida una cresta (35 minuti di cammino).
descrizione
(di Lorenzo Grassi)La cavita' e' scavata in un conglomerato calcareo con cemento calcitico e inizia con un pozzoprofondo 52 m.L'imbocco, di forma semicircolare di dimensioni 2x3 m, e' impostato su una evidente faglia condirezione N75dW e immersione di 70d verso S, che poi condiziona tutto l'andamento del pozzo. Unoscivolo franoso di terra porta in breve sulla verticale di un tratto dalle dimensioni piu' ridotte, che dopouna quindicina di metri e' spezzato da un comodo terrazzino in discesa. Dal bordo (punto 2), il pozzoprosegue con un tratto verticale di 12 m, un po' piu' stretti e sempre franosi, un grande masso instabilee' incastrato fra le pareti. Si raggiunge cosi' un secondo terrazzo che, dopo alcuni piccoli gradini, portasull'orlo dell'ultimo salto (punto 3), profondo 25 m. Una quindicina di metri sotto il bordo, il pozzosi allarga in una grande sala (18x5 m), che presenta sulla sinistra una liscia parete di faglia. Si puo'percorrere il salone inclinato in discesa, con fondo ingombro di massi e di resti di ossa di animali, finoad uno stretto pertugio ostruito da sassi (–60), che sembrerebbe essere la possibile prosecuzionedella grotta. Subito sopra, a meno di una decina di metri di altezza, occhieggia una finestra.
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