Numero Catasto
LA1076
Provincia
Frosinone
Comune
Arpino
Località
FAETA
Nome
BUCO MARCELLO
Altro nome
GROTTA DELLA VOLPE
Sistema Coordinate
WGS84
Strumento Misura
approssimate
Data Misura
2008-01-01
UTM [Lat(N), Lon(E), Fuso]
4610309, 387918, 33
Gradi Dec. [Lat(N), Lon(E)]
41.636643, 13.654284
Quota s.l.m.
0
Sviluppo planimetrico
700
Sviluppo spaziale
740
Data misura
2019-07-31
Dislivello Neg.
56
Dislivello Pos.
0
Dislivello Tot.
56
Data prima esplorazione
1989-08-23
Gruppi prima esplorazione
Groupe de Recherches Speleologique de Comblain-au-Pont
Descrizione
NonPresente
Note
fonte
Le grotte del Lazio - I fenomeni carsici elementi della geodiversita - Edizioni ARP 2003 - G. Mecchia, M. Mecchia, M. Piro, M. Barbati
data
2003-01-01
itinerario
Da Arpino si prende la strada che sale ai ruderi della Civitavecchia, dai quali si prosegue per 1km fino alla cappella Madonna dell'Addolorata. Qui si gira a destra in una strada stretta, asfaltata, insalita, dopo 1,2 km si giunge a Capo Croce, da cui si diramano diverse strade. Si prosegue dritto edopo un centinaio di metri, al bivio, si gira a destra, quindi si percorre la strada per 1,8 km svoltando asinistra nei due successivi bivi, si raggiunge un altro bivio, dove si lascia la macchina. A sinistra scendeuna carrareccia che conduce ad una cabina ENEL, e che subito dopo si biforca: si prende a sinistraper una stradina sterrata che sale e poi prosegue in piano, costeggiata a sinistra da un muro a seccodi grossi blocchi e a destra da un'ampia conca. La grotta si apre dopo 250 m sul margine sinistro delviottolo, poco oltre il termine del muro a secco e ai piedi di una parete verticale di conglomerati (5minuti di cammino).
descrizione
La grotta si sviluppa interamente in conglomerati calcarei. L'ingresso e' un piccolo portale alto1,3 m e largo alla base 1,8 m, che si apre in una paretina poco sopra il sentiero. Appena entrati sideve superare un basso passaggio a destra (alto 30 cm e largo 50) che immette in un meandrinostretto che dopo 5 m giunge ad una bassa saletta, da cui parte un pozzo profondo 10 m. Questoinizia con uno scivolo ghiaioso e a circa meta' altezza scampana. Alla base del pozzo si intercetta unagalleria alta 5 m e larga 8 m che a monte continua in leggera salita per 10 m terminando con unasaletta concrezionata. A valle la galleria continua in discesa in direzione nord. In alcuni punti, i crollinella galleria hanno determinato accumuli di massi che formano una caratteristica sezione a V, mentrein alto si notano gli allargamenti dovuti al distacco dei massi. Le pareti sono spesso coperte da argillae il soffitto e' un letto di strato ben visibile. La galleria e' percorsa da un torrente stagionale.Dopo 40 m si risale un saltino di 3 m e dopo una decina di metri si sale un secondo saltino, alto5 m. Ci si avvicina cosi' al soffitto della galleria, che qui e' alta 2 m e larga 4 m. Si scende quindi in unadepressione circolare oltre il bordo della quale parte un pozzo di 12 m che immette in una galleriainferiore. Dalla base del pozzo e' stata effettuata la risalita di una parete di sabbie cementate alta 10 m.Al di sopra sono stati trovati altri ambienti per uno sviluppo complessivo di 150 m, con una grande salaben concrezionata, due condotti semi-attivi e un'ampia galleria ostruita completamente dalle sabbie(notizie del Gruppo Speleologico Guidonia Montecelio).La galleria inferiore prosegue per 10 m verso monte esattamente al disotto della galleriasuperiore, fino ad una saletta con un piccolo arrivo d'acqua. A valle, dopo pochi metri la volta siabbassa bruscamente a 3 m e la galleria comincia a scendere con un ripido scivolo lungo una decinadi metri, largo 10 m, che termina intercettando una nuova galleria di dimensioni piu' piccole (alta 2,5m e larga 3 m). Questa galleria e' percorsa da un torrentello, e' concrezionata e in vari punti si notaun canale di volta, sulle pareti sono presenti strati di fango rierosi e colate bianche. A monte la si puo'seguire per 15 m fino ad un restringimento, oltre il quale si aprono due salette, a valle si scende lungola galleria che progressivamente si abbassa e stringe fino ad un passaggio quasi chiuso da concrezioni.Superata la strettoia, la galleria si allarga di nuovo e continua a scendere fino a divenire quasi verticalenei pressi della sala “della Cattedrale", a cui si accede con un salto di 3 m (arrampicabile). La paretenord di questa sala e' alta circa 12 m, tappezzata da bellissime concrezioni, enormi stalattiti alte fino a7 m e colonne con colori che vanno dal bianco candido al rossiccio. Sul pavimento della sala parte unpozzo di 6 m alla base del quale si entra nella zona chiamata “le Catacombe", un tratto labirintico incui per proseguire conviene andare verso ovest salendo un saltino, entrando in un passaggio basso(circa 1 m) e traversando sulla volta un pozzetto, si scende quindi il passaggio successivo, una piccolagalleria in discesa molto fangosa che dopo una decina di metri porta ad un meandro alto 3 m e largo1 m. Lo si discende fino ad una sala, risalendo poi sulla destra si entra in un cunicolo che dopo pochimetri intercetta (“Confluenza") una galleria trasversale orientata in direzione NW-SE.Dalla “Confluenza", un meandro prosegue a valle per 230 m, interrotto da varie salette di crolloe con il fondo allagato (in alcuni tratti occorre procedere in opposizione per evitare di bagnarsi). Lagalleria termina (-56) con un sifone, preceduto da un tratto basso e da una saletta. In questo tratto dimeandro spesso si notano sulla volta sbocchi di piccole gallerie fossili e vi si trovano numerosi ciottolidi colore nero o rossiccio, probabilmente dovuto ad ossidi di ferro e manganese.Dalla “Confluenza" la galleria prosegue anche a monte, ben concrezionata, per circa 200 m,in vari tratti si nota anche qui un canale di volta. Dopo pochi metri si arriva ad una risalita di 5 mche immette in un ramo asciutto, dalla base della risalita un arrivo d'acqua alimenta il torrente chepercorre la galleria a valle. La galleria risale complessivamente di altri 9 m fino ad un abbassamentodella volta che la rende impraticabile (-38). In questo tratto il fondo e' coperto da notevoli depositidi fango.
Rilievi presenti in Catasto. Fare richiesta alla Federazione per consultarli.
Foto non presenti.