Numero Catasto
LA1016
Provincia
Latina
Comune
Sezze
Località
LONGARA, MONTE FULCINO
Nome
GROTTA VITTORIO VECCHI
Altro nome
Sistema Coordinate
WGS84
Strumento Misura
approssimate
Data Misura
2020-08-02
UTM [Lat(N), Lon(E), Fuso]
4599711, 340834, 33
Gradi Dec. [Lat(N), Lon(E)]
41.533231, 13.092038
Quota s.l.m.
0
Sviluppo planimetrico
180
Sviluppo spaziale
191
Data misura
2019-07-31
Dislivello Neg.
6
Dislivello Pos.
8
Dislivello Tot.
14
Data prima esplorazione
1987-01-01
Gruppi prima esplorazione
Gruppo Speleologico CAI Latina
Descrizione
NonPresente
Note
fonte
Le grotte del Lazio - I fenomeni carsici elementi della geodiversita - Edizioni ARP 2003 - G. Mecchia, M. Mecchia, M. Piro, M. Barbati
data
2003-01-01
itinerario
Da Sezze Romano si prende la strada per Roccagorga. Dopo 4 km, arrivati alla frazione diChiesa Nuova si devia per il campo sportivo. Ci si inoltra quindi, ignorando gli altri bivi, in un pianorosovrastante la localita' di Suso, costeggiando un torrente che scorre a destra della strada, chesuccessivamente diventa sterrata. Dopo 1,7 km ad un bivio si prende la strada a sinistra, in cattivecondizioni (conviene lasciare la macchina). La grotta si trova dopo circa 250 m, poco sotto la strada(15 minuti di cammino). Dato che si tratta di sito archeologico, l'imbocco e' stato completamenteostruito con pietre, rendendo la cavita' inaccessibile.
descrizione
(da DONATI , 1988d)L'ingresso, attualmente ostruito da massi cementati, si apre in un banco calcareo di 4 m dispessore, che immerge di 10d verso NE, solcato vistosamente da una frattura verticale N45dE su cuie' impostata la prima parte della cavita', lungo tale frattura e' stato allargato artificialmente un pozzettodi 50 cm di diametro profondo 3 m, che da' in un piccolo ambiente diviso orizzontalmente da un grandemasso appoggiato. Si passa quindi sotto il masso e si imbocca un condotto largo e basso (25-30 cm)molto fangoso, talvolta percorso da un rivolo d'acqua, che sbocca dopo 20 m in una saletta (punto 6),la prima di una serie di ambienti separati da restringimenti, che ci conduce ad una strettoia dal fondoallagato (punto 10).Qui la grotta cambia direzione seguendo una frattura NNW-SSE, presenta dimensioni piu' ampieed e' rettilinea fino alla sala “del Prosciuttone" (punto 12).La grotta ora interseca una nuova frattura NE-SW e si biforca: seguendo la via piu' evidente siscende verso est fino ad un buco impercorribile (punto 13) da cui esce una corrente d'aria e nel qualesi versa l'acqua che a volte percorre il primo tratto della grotta, e' questo il punto piu' profondo dellagrotta (-6).Dalla sala (punto 12) proseguendo invece in quota, si imbocca un condotto che dopo unadecina di metri (punto 15) piega verso ovest e, dopo una trentina di metri, immette in un grandeambiente, la sala “Appenninica", divisa in vari vani da una grande accumulo di frana, che ha coinvoltoanche gran parte dei reperti archeologici qui scoperti. Da qui si accede all'ultima sala, dove sono statieffettuati i ritrovamenti piu' interessanti. Per raggiungerla bisogna avanzare a destra, risalire la franafino al soffitto, superare la strettoia “degli Scheletri" (punto 25) fino a sbucare nella sala “dei Sette",grande ambiente a fondo terroso diviso in due da una cortina di concrezioni, e dall'altezza variabilema comunque scomoda. Questa sala e' molto vicina all'esterno.Nella grotta sono stati rinvenuti frammenti di vasi e ciotole datati fra la prima eta' del Bronzo e lacivilta' Appenninica (II millennio a.C. - 1300 a.C.), decorati con motivi geometrici o a intaglio, una lamain rame e due anelli in bronzo. Interessanti i resti di crani, un teschio di bambino e probabili ossa diUrsus Spelaeus.
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