Numero Catasto
LA1000
Provincia
Latina
Comune
Formia
Località
LOC. PAGLIARELLO - TRA MONTE SANT'ANGELO E MONTE RUSCO
Nome
VORAGINE DEL VALLAROCE
Altro nome
Sistema Coordinate
WGS84
Strumento Misura
approssimate
Data Misura
2010-01-01
UTM [Lat(N), Lon(E), Fuso]
4574556, 386861, 33
Gradi Dec. [Lat(N), Lon(E)]
41.314539, 13.648303
Quota s.l.m.
0
Sviluppo planimetrico
505
Sviluppo spaziale
806
Data misura
2019-07-31
Dislivello Neg.
401
Dislivello Pos.
0
Dislivello Tot.
401
Data prima esplorazione
1983-01-01
Gruppi prima esplorazione
Gruppo Speleologico Trivio Maranola
Descrizione
NonPresente
Note
coordinate UTM WGS84: Somaschini V. 2010
fonte
Le grotte del Lazio - I fenomeni carsici elementi della geodiversita - Edizioni ARP 2003 - G. Mecchia, M. Mecchia, M. Piro, M. Barbati
data
2003-01-01
itinerario
Da Formia si raggiunge Maranola, quindi si attraversa il paese prendendo la strada che sale al Monte Redentore. Dalle ultime case del paese si prosegue su una stradina asfaltata che salerapidamente. Seguendo la strada principale, che ad un certo punto diventa sterrata, dopo circa 11 kmuna sbarra impedisce di proseguire, si lascia la macchina e si attraversano i prati a destra (in direzionesud) fino ad arrivare sul ciglio del ripido versante che scende verso il mare (100 m). Si segue questociglio in direzione ovest per un centinaio di metri fino ad arrivare nei pressi di una collinetta spoglia tradoline. L'ingresso dell'abisso e' sulla collinetta (10 minuti di cammino).
descrizione
La grotta si sviluppa con un primo tratto quasi verticale fino a –175, poi un meandro orizzontalelungo 70 m porta alla sala “dell'Ometto". Da qui un meandro in leggera discesa, lungo 80 m, porta al“Laghetto" (-210). La grotta poi si approfondisce verticalmente, con una serie di salti intervallati dabrevi tratti di meandro fino al fondo (-401).D ALL ' INGRESSO FINO ALLA SALA “ DELL 'O METTO " (-180)La grotta inizia con un pozzo profondo 10 m, impostato su una frattura orientata N60dW,l'imbocco misura 50x80 cm, poi il pozzo si amplia progressivamente e alla base, di forma irregolare,ha dimensioni 2x3 m.Si prosegue con un passaggio basso che intercetta un salto profondo 3 m. Da qui si percorreuna frattura orientata verso 250d per giungere immediatamente sopra un pozzo profondo 10 m,l'attacco e' un po' stretto, il soffitto e' uno strato inclinato di 10-15d verso 250d. La base e' un terrazzoche si affaccia direttamente sul pozzo successivo, profondo 17 m, con sezione ellittica 2x5 m, allungata lungo la frattura N35dE, inclinata di 75d verso SE.Dalla base (punto 5) si riprende la frattura orientata verso 250d, arrivando dopo alcuni metrisopra l'imbocco di un pozzo profondo 23 m, che inizia con una fessura larga mezzo metro, si traversaraggiungendo un fuso piu' ampio (2x5 m), sempre impostato sulla stessa frattura.Dalla base (punto 6) si prosegue scendendo un breve scivolo (corda), poi con una brusca curva(punto 11) si svolta a sinistra (verso 300d), e dopo 2-3 m si arriva ad un pozzo di 22 m. Il tratto 6-11si sviluppa nella stessa direzione del tratto 1-6, ma piu' in basso e nel verso opposto.Il P22 ha l'imbocco tipicamente stretto (30-40 cm) e si allarga subito sotto fino a 2 m, un paiodi metri sopra il fondo c'e' un terrazzo. Dalla base, larga 0,8 m e lunga 3-4 m, si prosegue su fessuraorientata 60d, e con un passaggio lungo 3-4 m (alto 1 m e largo 0,4 m) si arriva subito alla sommita'di un P21. Piccoli livelli argillosi sono frequenti in tutto questo primo tratto. L'imbocco del P21 ha unapartenza in fessura (frattura orientata a 60d) ma e' piu' largo dei precedenti, sulla destra parte unafessura (ramo “a monte"). Scendendo, il P21 si allarga molto, nei periodi piovosi la via di discesa e'battuta da un intenso stillicidio. Subito oltre alcuni massi di crollo parte il successivo pozzo, di 25 m(pozzo “Parsifal"), allungato per 7-8 m nella direzione della frattura.Dalla base (-150) la grotta cambia bruscamente direzione (andando mediamente verso NNW) edinizia il tratto di meandro piu' faticoso della grotta, lungo 100 m fino alla sala “dell'Ometto" (-180).Si inizia a percorrere il meandro nella parte alta, dove e' piu' largo, per alcuni metri, poi siscende per 3 m in contrasto tra le pareti e si giunge alla scomoda e stretta partenza di un P7, conil frazionamento spostato in avanti, al di la' di uno spigolo roccioso, alla base c'e' una pozza d'acqua.Segue subito un P5 con partenza stretta, quindi si percorrono in alto alcuni metri di meandro e si scendein fessura (freccia in nerofumo), affrontando una strettoia verticale e arrivando alla sommita' di un P8,anch'essa stretta. Alla base si nota un arrivo d'acqua da un buco inesplorato sulla sinistra (2-3 m piu'in alto), con una portata idrica simile a quella del ramo fin qui percorso, l'arrivo sembra impostato sullastessa frattura del meandro, ma proviene dal verso opposto (cioe' da 250d). Subito dopo si scendeun salto di 4 m, con a lato una bella e alta colata calcitica che scende dal soffitto. Riprende quindi ilmeandro stretto, nel quale si passa intuitivamente negli unici passaggi che lo permettono e si giungein breve ad una strettoia orizzontale a fessura, lunga 4 m, fastidiosa soprattutto per il trasporto deisacchi. Dopo altri 10 m di meandro stretto, si supera una caratteristica curva a gomito e si scende sulfondo del meandro, dove scorre l'acqua. Si prosegue per 15 m di meandro, da percorrere 3-4 m soprail fondo, quindi si supera in alto una breve frana e, ridiscesi oltre, si entra a destra in un passaggio checonduce alla sala “dell'Ometto".La sala, ampia 15x5 m e alta 8-10 m, e' ingombra di massi di crollo e detriti ed e' completamenteasciutta. Anche in questa sala e' evidente la frattura orientata N70dE, sulla quale sono impostate siauna breve fessura sulla destra, sia la continuazione della grotta, a sinistra.D ALLA SALA “ DELL 'O METTO " (-180) AL FONDO (-401)Dalla sala per 80 m, fino al “Laghetto" (tratto 57-71), si segue la solita frattura diretta verso250d, in leggera discesa.Oltre la sala si scende un salto di 5 m formato da massi, poi si percorre una galleria di franainclinata, fino a giungere sul fondo del meandro, dove si ritrova l'acqua (alcuni litri al secondo nelperiodo piovoso dell'aprile ‘98, quasi asciutto in estate).Si supera una sala con un alto camino (punto 63) e dopo una decina di metri si giunge su unsaltino di 3 m, da scendere in arrampicata. Poco dopo parte un P7, oltre il quale si nota un incrocio difratture, si entra a destra in un altro ambiente occupato da una grande pozza d'acqua (“il Laghetto",punto 71), da superare in spaccata, dal fuso in alto arriva acqua. Qui si ha un nuovo cambiamento didirezione della grotta, che ora assume una direzione complessiva verso WNW per una sessantina dimetri, sviluppandosi su fratture con la solita orientazione e su fratture ortogonali, e approfondendosicon brevi pozzi, fino a -245.Superata una seconda pozza, si percorrono ampi ambienti di crollo fino a giungere sopraun pozzo di 6 m, nel quale si getta a cascata l'acqua del torrente. Segue immediatamente un P7, con l'armo spostato in avanti per evitare il getto dell'acqua, come nelprecedente. Dalla base del pozzo si supera una fessura lunga 3 m, poi siscende un pozzo profondo 8 m che arriva in una sala di crollo. Si prosegueseguendo l'acqua sul fondo del meandro, che diventa piu' stretto e piu'basso, occupato a varie altezze da blocchi di crollo che obbligano a qualchepassaggio basso e scomodo. Superato questo tratto, lungo una quindicinadi metri, si incontra un salto di 5 m. Sceso il salto, si sale una frana (-245).Da qui (punto 89) la grotta cambia ancora direzione, andando verso 70dfino al fondo.Dalla sommita' della frana si ridiscende in verticale per 2 m (corda) edopo 5 m si arriva sopra un P13. Oltrepassati i blocchi che costituisconoil fondo del pozzetto, si percorre per meno di 10 m un meandro largo 50cm, nel quale e' necessario superare in contrasto un passaggio esposto tralisce pareti sopra la successiva verticale di 7 m.Il P7 arriva su una limpida e profonda pozza d'acqua, oltre la quale siintercetta un ampio pozzo a pianta ovoidale (5 x 7 m) profondo 42 m, chesi scende dividendolo in tre tratte: Si scendono 15 m e si pendola in avantiatterrando su un comodo e largo ponte di roccia, (punto 96) si proseguela discesa al di la' del ponte per altri 15 m di verticale e si pendola versoun evidente “finestra" oltre la quale si scendono gli ultimi 12 m. Alla basesi arriva in un'ampia sala. Qui si perde l'acqua del torrente, che scomparetra i massi.La sala e' a forma triangolare di 10 m di lato ed e' occupata daun ripido conoide detritico. Si sale per alcuni metri il conoide e quindi sitraversa nettamente a sinistra arrivando ad una fessura, larga 40 cm eprofonda 4 m. Scesa la fessura in contrasto, si percorrono alcuni metridi meandro, ingombro di massi di crollo, fino ad affacciarsi su un enormeambiente, il piu' grande dell'intera grotta, largo almeno 8 m, del quale nonsi vede la fine ne' in altezza ne' in lunghezza.Da un terrazzino si inizia la discesa del P30 su blocchi di crollo cheportano sulla verticale nella parte piu' ampia, mentre l'acqua percorre unafessura nascosta alla vista, larga mezzo metro.La grande sala alla base del P30 misura 8x30 m ed e' interamenteoccupata da grandi blocchi di crollo. Si scende tra i massi tenendosi sullasinistra, trovando su questo lato la prosecuzione piu' comoda, ovvero unpassaggio tra i blocchi che si apre a meta' sala, dove questa e' meno larga,piu' avanti la sala si allarga, la pendenza diminuisce e si nota sulla pareteopposta un abbondante arrivo d'acqua dall'alto, che si getta nel successivoP51 tramite un'apertura larga 1-2 m nella roccia viva.Dal passaggio tra blocchi inizia il P51. Si scendono circa 20 m tragrandi blocchi incastrati, spostandosi verso la parte piu' ampia, fino adun piccolo ma comodo terrazzino (punto 110), da dove il pozzo assumegrandi dimensioni e si scende la verticale finale di 30 m. Il fondo del pozzoe' costituto da una sala ampia 15x10 m, con il pavimento quasi orizzontalecostituito da detrito fine e accumuli di fango, inciso dal torrentello cheattraversa la sala da parte a parte fino a scomparire in una fessuraimpraticabile (punto 112, fondo, -401), nella quale non si avvertonocorrenti d'aria, la fessura e' orientata verso 70d. Sulla parete della sala,poco sopra la base, si osserva un livello argilloso spesso 20-30 cm,l'inclinazione degli strati e' di 25-30d verso 260d.R AMO “ A MONTE "Questo ramo inizia a –102 (punto 15), esattamente sopra il P21,con una stretta fessura diretta verso 170d (inclinata 55d verso E). Dopouna decina di metri angusti, in orizzontale, si scende in una piccola saletta.La prosecuzione, pero', e' ancora in alto, allo stesso livello del primo tratto,e ancora stretta. Dopo un'altra decina di metri nella stessa direzione siraggiunge una frattura perpendicolare (punto 114) e dopo 10 m si arrivain una saletta. Tramite uno stretto passaggio, si intercetta (punto 116)una fessura che puo' essere percorsa sia a destra che a sinistra, ma daentrambe le parti in breve stringe. In particolare, verso destra si raggiungeun rivolo d'acqua che scompare immediatamente in una fessura.N OTE IDROLOGICHEAlla base del secondo salto (P3) si incontra un primo scorrimentod'acqua, che sembra raccogliere le acque delle doline sovrastanti. Neltratto iniziale la grotta e' interessata da stillicidio che si raccoglie in un rivoloche dopo forti precipitazioni puo' anche rendere impraticabile la grotta. Acirca -170, tra il P8 e il P4, un affluente da sinistra raddoppia la portatadel torrentello (molto variabile, da 1 l/s nel periodo piovoso primaverile aquasi nulla nel periodo estivo). A -210, confluisce nel “Laghetto" un piccoloarrivo dall'alto. Lungo i tre pozzi finali alcuni arrivi d'acqua aumentano laportata del torrentello, che scompare nella fessura terminale.
Rilievi presenti in Catasto. Fare richiesta alla Federazione per consultarli.
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