Numero Catasto
LA1
Provincia
Roma Capitale
Comune
Sant'Oreste
Località
MONTE SORATTE
Nome
I MERO DEL SORATTE
Altro nome
Sistema Coordinate
WGS84
Strumento Misura
approssimate
Data Misura
2016-01-01
UTM [Lat(N), Lon(E), Fuso]
4679626, 295199, 33
Gradi Dec. [Lat(N), Lon(E)]
42.241971, 12.517734
Quota s.l.m.
0
Sviluppo planimetrico
335
Sviluppo spaziale
530
Data misura
2019-07-31
Dislivello Neg.
148
Dislivello Pos.
0
Dislivello Tot.
148
Data prima esplorazione
1920-01-01
Gruppi prima esplorazione
Nessun esploratore riportato.
Descrizione
NonPresente
Note
dati speleometrici del complesso (circa); aggiungere 70 m di sviluppo ramo in parete?; la grotta è collegata con la 2 La + 3 La + 4 La
fonte
Le grotte del Lazio - I fenomeni carsici elementi della geodiversita - Edizioni ARP 2003 - G. Mecchia, M. Mecchia, M. Piro, M. Barbati
data
2003-01-01
itinerario
Dal belvedere di Sant'Oreste (Piazza Italia) si imbocca la provincialeper Ponzano (cartello turistico per i Meri e la Grotta di Santa Romana).Dopo 1,8 km si svolta a destra in una strada sterrata (seguendo semprei cartelli turistici) e la si segue per circa 2 km. Quando la strada, dopoun tratto orizzontale, comincia a risalire un dosso, si lascia la macchinae si imbocca il sentiero sulla destra (indicato con un altro cartello, quota200 m). Dopo 5 minuti, si lascia sulla destra il bivio per la Grotta di SantaRomana, e si prosegue dritto, arrivando in breve presso l'evidente imboccodel Mero Piccolo, circondato da una recinzione in legno (10 minuti di cammino).
descrizione
I Meri del Soratte sono tre grandi pozzi comunicanti tra loro, e conla Grotta della Madonnina costituiscono un unico sistema carsico. I loroingressi, sulle pendici boscose della montagna, sono circolari, ampi dai 10ai 15 m e distanti tra loro da 20 a 40 m.Il sistema sotterraneo appare impostato su due fratture principali:una verticale diretta N60dE, ed una diretta N70dW, con immersione 65dverso S. Gli strati immergono di 50d verso 250d.IL MERO PICCOLOIl Mero Piccolo e' l'imbocco di quota piu' elevata del sistema. Si aprecon una grande dolina a pozzo del diametro di circa 10 m, per i primi 5 mil pozzo attraversa un banco di brecce.Calandosi dal punto piu' basso dell'orlo, si scende verticalmente per20 m, poi il pozzo prosegue con un ripido scivolo lungo 20 m, in larghiambienti. Alla fine dello scivolo, a 38 m di profondita', una grande finestra(alta 8 m e larga 4 m) immette direttamente sulle strapiombanti pareti delMero Grande.GROTTA DELLA MADONNINAI due piccoli ingressi della Grotta della Madonnina si aprono all'internodel Mero Piccolo.L'imbocco piu' evidente e' costituito da una finestra larga 1 m chesi apre in una nicchia facilmente raggiungibile (con corda), 10 m sottol'orlo del pozzo, sul lato NE (guardando nel pozzo, si vede l'imbocco sulladestra). Si entra in una saletta e si avanza in una condotta alta 2-3 m chesale a scivolo per una decina di metri, e prosegue in leggera discesa lungouna frattura obliqua, alla cui base si trova un pozzetto cieco. Da un pilastrodi calcare bianco, chiamato “La Madonnella" dai primi esploratori, derivail nome piu' frequentemente usato per questa grotta. Dopo una ventina dimetri si arriva su un saltino di 7 m. Nella saletta alla base del salto (punto 4) venne scoperta un'anfora etrusca del VI secolo a.C., attaccata al suolo eprecisamente sotto uno stillicidio. Dalla saletta (“grotta dell'anfora") parteuno scivolo discendente impostato sulla stessa frattura che ha generatola prima parte della grotta, ma percorribile nel verso opposto. La strettafrattura obliqua dopo una cinquantina di metri diviene impraticabile (-40 mdall'imbocco del Mero Piccolo).Dalla base del salto da 7 m e' anche possibile salire leggermente inun cunicolo fino alla base di un salto (non rilevato), che puo' essere risalitoper 12 m fino ad una saletta concrezionata e piena di guano (“Grotta deiPipistrelli"). Vicino allo sbocco del camino nella saletta si apre un pozzoparallelo profondo 15 m, che riporta nei cunicoli sottostanti.Il secondo ingresso della Grotta della Madonnina non e' visibile dall'esterno.Si apre anch'esso 10 m sotto l'orlo del pozzo del Mero Piccolo, infondo ad un terrazzino che attraversa il pozzo. E' costituito da una stretta ebassa fessura, che immette nella saletta iniziale della grotta.IL MERO GRANDEIl Mero Grande, la cui dolina di imbocco ha un diametro di una dozzinadi metri, occupa la posizione centrale del sistema, e' profondo complessivamente105 m, con una verticale di discesa di 86 m.Disceso il ripido scivolo iniziale, si entra nella parte verticale delpozzo, larga 8 m. Piu' in basso l'ambiente si allarga fino ad avere un'ampiezzadi piu' di 20 m e forma circolare. Il fondo del pozzo (18x20 m) e'costituito da un conoide detritico che da 86 m di profondita' scende ripidamente(35d) in una galleria larga 5 m, alta da 2 a 6 m e lunga 20 m, checonduce al fondo del pozzo.IL MERO MEDIOIl Mero Medio, il cui ingresso e' posto 27 m piu' in basso del MeroPiccolo, si apre con una dolina di 15 m di diametro, e' profondo 56 m conuna verticale di discesa di 46 m.Sceso l'imbuto iniziale si entra nella parte verticale del pozzo, largaprima 8 m e che poi si amplia progressivamente verso il basso.La base del pozzo e' occupata da un imponente accumulo detritico,dalla sommita', larga una decina di metri, il conoide puo' essere sceso peruna decina di metri verso NE e per una ventina verso SW, fino a raggiungerela parete in un ambiente sovrapposto alla galleria del Mero Grande.Il pozzo e' impostato sulla frattura principale (N60dE) che ha datoorigine anche alla galleria in fondo al Mero Grande.I due pozzi comunicano tramite una grande galleria orizzontale postarispettivamente 15 m sopra il fondo del Mero Medio e 40 m sopra il fondodel Mero Grande.NOTE IDROLOGICHENei tre pozzi e' quasi assente lo scorrimento d'acqua, gli ambientisono asciutti anche dopo forti piogge.
Rilievi presenti in Catasto. Fare richiesta alla Federazione per consultarli.
Foto non presenti.